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Co.Co.Co genuine per i navigator


Ordine Informa

Con la sentenza n.3506 del 15/05/2024 il giudice del lavoro di Napoli ha stabilito che i navigator (chiamati ad avviare al lavoro i beneficiari del Reddito di cittadinanzia),  assunti come co.co.co in supporto ai servizi per l’impiego ,  non hanno diritto al riconoscimento del rapporto di subordinazione con l’amministrazione. 

Ai predetti collaboratori  erano stati  consegnati da Anpal , cellulari, tablet, account e link per accedere in autonomia alle piattaforme digitali necessarie per definire contatti e pratiche. I navigator campani ricorrevano però al giudice del lavoro, ritenendo che le modalità effettive di impiego sarebbero state tutt’altro che indipendenti, dovendo i collaboratori seguire una precisa pianificazione delle attività, predefinita quanto a contenuti, modalità e tempi di lavorazione. Per procedure e istruzioni operative l’amministrazione avrebbe fatto massiccio uso di email, whatsapp e videoconferenze, con sostanziale eterodirezione da parte di Anpal.  Di contro il  tribunale di Napoli sostiene che  non sarebbe stato operato un controllo immediato dei collaboratori, rinvenendo nel descritto coordinamento «il naturale corollario della programmazione del lavoro», con previsioni di modalità operative valevoli per tutti.  Peraltro i ricorrenti hanno  sempre lavorato esclusivamente da remoto e in assenza di affiancamento fisico al personale dei centri per l’impiego.

In definitiva, per la sentenza n. 3506/2024, quella dei navigator costituisce «una disciplina speciale ed eccezionale, peraltro a carattere temporaneo come comprovato dallo strumento legislativo utilizzato».

(Autore: AMS)

(Fonte: ItaliaOggi)


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