Skip to main content

Il lavoratore sospeso perché non vaccinato va risarcito


Ordine Informa

Il Giudice del lavoro dell’Aquila, con la sentenza del 13 settembre, stabilisce che, non essendo provata l’efficacia vaccinale quale strumento di prevenzione dal contagio Covid, vaccinati e non vaccinati , vanno trattati come persone tra loro sostanzialmente equivalenti, allorché il siero anti Covid non previene il contagio tra persone. Con tale motivazione il giudice ha dichiarato illegittima la sospensione dal lavoro, senza stipendio, di un lavoratore ultracinquantenne, condannando, altresì, l’ente pubblico datore di lavoro al pagamento di differenze retributive e indennità per danno biologico. «I vaccinati, come i non vaccinati, con i farmaci oggi a disposizione della popolazione italiana, si infettano ed infettano gli altri, né vi è alcuna evidenza scientifica che abbia dimostrato che il vaccinato non si contagi e non contagi a sua volta». Se il lavoratore vaccinato, come quello non vaccinato, si infetta e infetta, non può godere di un trattamento diverso (più favorevole) da quello non vaccinato.

(Autore: AMS)

(Fonte: Il Sole 24Ore)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
X