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Secondo quanto hanno stabilito i regolamenti 2023/2831 e 2023/2832 pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, serie L del 15 dicembre 2023 , entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024 e sarà applicabile fino al 31 dicembre 2030 il nuovo tetto massimo del regime de minimis. Si passa dagli attuali 200 mila euro di massimale ai 300 mila euro sempre in tre anni per le imprese e dagli attuali 500 mila euro ai 750 mila euro per gli enti che forniscono Servizi d’interesse economico generale (Sgei) . I limiti quantitativi per gli aiuti di Stato in regime de minimis si applicano alla cosiddetta “impresa unica” vale a dire qualsiasi entità che eserciti un’attività economica, a prescindere dal suo status giuridico e dalle sue modalità di Impresa unica. Il nuovo tetto di 300 mila euro riguarda anche le imprese del settore autotrasporto il cui plafond attuale è di 100 mila euro. Anche con i nuovi regolamenti restano invariate le principali caratteristiche: – il de minimis è applicabile sia alle pmi che alle grandi imprese; – il periodo di tre anni da prendere in considerazione deve essere valutato su base mobile; – gli aiuti de minimis risultano concessi alla data del decreto di concessione indipendentemente dalla effettiva data di erogazione dei contributi; – occorre procedere al calcolo dei vari plafond de minimis non solo della singola azienda ma del gruppo aziendale nella quale essa è inserita come impresa unica. Le imprese che forniscono servizi di interesse economico generale saranno esentate dall’obbligo di notifica ai sensi degli art. 107 e 108 del Tfue, in tutti i casi in cui abbiano ricevuto aiuti inferiori a 750 mila euro negli ultimi tre esercizi finanziari. Precedentemente il regolamento Ue n. 360/2012, aveva stabilito che gli aiuti concessi a imprese che forniscono tali servizi possono essere considerati de minimis a condizione che l’importo totale degli aiuti concessi e ricevuti sia inferiore a 500 mila euro sempre nell’arco di tre esercizi.
(Autore: AMS)
(Fonte: ItaliaOggi)
