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Bonus contributivo INPS con la certificazione della parità di genere


Ordine Informa

Con la pubblicazione dell’atteso decreto del Lavoro, vengono definiti criteri e modalità della fruizione dell’esonero contributivo per i datori di lavoro privati che conseguano la certificazione della parità di genere. . Il sistema della certificazione è stato introdotto nel nostro ordinamento con la legge 162/2021 e costituisce un significativo investimento del PNRR, che ha fissato come traguardo per l’entrata in vigore il quarto trimestre 2022. I vantaggi della certificazione di parità sono significativi. Oltre al positivo riflesso reputazionale, c’è la previsione di un punteggio preferenziale nelle richieste di finanziamento e nelle gare pubbliche e di un esonero contributivo in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di 50mila euro annui per ciascuna impresa. L’esonero contributivo, originariamente finanziato per il solo 2022, è divenuto una misura stabile, con dote di 50 milioni annui, per disposizione della legge di bilancio 2022. Il dm di  ne definisce criteri e modalità di concessione. L’esonero riguarda le sole aziende private che abbiano conseguito la certificazione di parità di genere. Le aziende in possesso della certificazione potranno inoltrare, solo per via telematica, la domanda di esonero all’Inps, secondo le istruzioni che l’Istituto provvederà a indicare. L’Inps verificherà le domande sulla base delle informazioni in suo possesso e ammetterà l’azienda al beneficio per l’intero periodo di validità della certificazione (3 anni).  L’esonero, parametrato su base mensile, sarà fruito dai datori mediante riduzione dei contributi previdenziali a loro carico per tutte le mensilità di validità della certificazione. Si attende ora la pubblicazione dei bandi per l’assegnazione di contributi per supportare le piccole e medie imprese nel processo di certificazione, prevista dal PNRR.

(Autore: AMS)

(Fonte: Il Sole 24Ore)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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