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Prospetto disabili- Scadenza 31 gennaio


Ordine Informa

Il 31gennaio 2024 scade  il termine, per i  datori di lavoro pubblici e privati che occupano un numero di dipendenti pari o superiore a 15, di  inviare il prospetto informativo disabili 2024 (relativo alla situazione occupazionale al 31 dicembre 2023).

Si ricorda che, trattandosi di comunicazione telematica, nel caso in cui il termine cada di sabato non c’è la proroga al primo giorno successivo lavorativo; se la scadenza cada di domenica, invece, c’è lo spostamento del termine al lunedì successivo

 In tale prospetto  i datori di lavoro interessati  dovranno indicare la propria situazione occupazionale rispetto agli obblighi di assunzione di personale disabile e/o appartenente alle altre categorie protette e i posti di lavoro con relative mansioni disponibili ex legge n. 68/1999.
Il prospetto dovrà essere inoltrato solamente se – rispetto all’ultimo invio – vi siano stati cambiamenti inerenti la  situazione occupazionale tali da modificare l’obbligo di legge oppure da incidere sul computo della quota di riserva.
Come stabilito dall’articolo 3 della legge n. 68/1999, i suddetti datori di lavoro sono tenuti ad avere alle proprie dipendenze un numero di lavoratori disabili secondo le quote di riserva di seguito indicate:

  • 7% dei lavoratori occupati, se si tratta di datori di lavoro che occupano più di 50 dipendenti;
  • 2 lavoratori, se si tratta di datori di lavoro che occupano da 36 a 50 dipendenti;
  • 1 lavoratore, se si tratta di datori di lavoro che occupano da 15 a 35 dipendenti.

Trascorsi 60 giorni dalla data in cui insorge l’obbligo di assumere disabili, per ogni giorno in cui l’obbligo risulta scoperto, per cause a lui imputabili, il datore di lavoro è soggetto a una sanzione pari a 196,05 euro al giorno per ogni disabile non assunto.

Meglio sanare spontaneamente la mancata assunzione di disabili.

In tal caso, infatti, anche se a distanza di tempo, l’ispettore potrà applicare alla violazione una “diffida”, con la c.d. “diffida ora per allora”, cosa che permetterà di pagare la sanzione in misura ridotta per i giorni di mancata copertura del collocamento obbligatorio. Altrimenti, se l’obbligo non risulta assolto e, nel frattempo, è anche venuto meno (perché si è ridotta la forza lavoro aziendale), il datore di lavoro non è più diffidabile e, per i giorni di mancata copertura della quota di riserva dovrà pagare la sanzione piena. La violazione del collocamento disabili, infatti, è «diffidabile» a patto che l’oggetto di diffida sia la presentazione agli Uffici competenti della richiesta di assunzione ovvero del contratto di lavoro con persone disabili avviate dagli Uffici ovvero della richiesta di assunzione numerica di disabili.

Non sono tenuti all’obbligo di trasmissione i datori di lavoro pubblici e privati (limitatamente a determinate categorie di lavoratori) che operano nei seguenti settori:

  • trasporto aereo, marittimo e terrestre, per quanto concerne il personale viaggiante e navigante;
  • edile, per quanto concerne il personale di cantiere e gli addetti al trasporto del settore;
  • impianti a fune, in relazione al personale direttamente adibito alle aree operative di esercizio e regolarità dell’attività di trasporto;
  • autotrasporto, per quanto concerne il personale viaggiante.

Si ricorda che l’obbligo di assumere disabili è sospeso, temporaneamente, nei confronti delle aziende che si trovano in una delle seguenti situazioni:

– in ristrutturazione, riorganizzazione o conversione aziendale con intervento straordinario di integrazione salariale (Cigs);

  • in situazione dichiarata di fallimento, in liquidazione;
  • che stipulano contratti di solidarietà;
  •  in mobilità, limitatamente alla durata della mobilità;
  •  che hanno sottoscritto degli accordi di incentivo all’esodo ai sensi dell’art. 4, commi 1-7 della legge n. 92 del 28/06/2012 (c.d. procedura di “prepensionamento Fornero”).

Il ritardato invio del prospetto comporta una sanzione di 702,43 euro, maggiorata di 34,02 euro per ogni giorno di ulteriore ritardo.

(Autore: AMS)

(Fonte: FiscalFocus)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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