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Il Decreto Lavoro e’ legge


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La Camera  ha approvato il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto 4 maggio 2023, n. 48. Manca ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo definitivo. Tra conferme e novità, si illustrano a seguire alcuni dei provvedimenti più rilevanti.

Incentivi alle assunzioni di giovani NeetPer le nuove assunzioni, dal 1° giugno a fine anno, di giovani con meno di 30 anni Neet, ovvero che non lavorano e non sono inseriti in corsi di studi o di formazione, registrati al programma “Iniziativa Occupazione Giovani”, sono riconosciuti ai datori di lavoro incentivi pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per 12 mesi. Questo incentivo è cumulabile con altri incentivi.
Detassazione di festivi e notturni nel turismoAi dipendenti con reddito di importo non superiore a 40mila euro (periodo d’imposta 2022) nel settore turistico, ricettivo e termale per il periodo che va dal 1° giugno al 21 settembre 2023 è riconosciuta una somma a titolo di trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte per il lavoro notturno e straordinario.
Taglio di quattro punti del cuneo contributivoA partire da luglio si rafforza il taglio del cuneo contributivo di ulteriori 4 punti, un’una tantum di 6 mesi operativa tra luglio e dicembre, destinata ai lavoratori con retribuzioni lorde fino a 35mila euro. Il beneficio va ad aggiungersi all’attuale taglio di 3 punti del cuneo per le retribuzioni fino a 25mila euro portando lo “sconto” in totale a 7 punti. Mentre per la fascia di retribuzioni compresa tra 25mila e 35mila euro che già beneficiano di uno “sconto” di 2 punti, con i nuovi 4, la sforbiciata totale sale a 6 punti. Per un lavoratore con 25mila euro di retribuzione il taglio complessivo vale 96 euro al mese, su 5 mesi sono 480 euro. Con 35mila euro di retribuzione il vantaggio mensile è di 99 euro su 5 mesi 493 euro
Proroga dello smart working per privato e PaIn scadenza oggi 30 giugno, il diritto allo smart working viene prorogato fino al 31 dicembre nel privato per i lavoratori fragili e per i genitori con figli minori di 14 anni a condizione che il lavoro agile sia compatibile con la natura della prestazione e che l’altro genitore non sia beneficiario di ammortizzatori sociali o non lavori. Il diritto al lavoro agile è prorogato fino al 30 settembre nella pubblica amministrazione per i soli lavoratori fragili.
Supporto di 350 euro per formazione e lavoroDal 1° agosto i percettori del reddito di cittadinanza occupabili che hanno iniziato a percepire il sussidio prima del 1° gennaio del 2023 perderanno il sostegno economico. Il Rdc ha una durata di soli sette mesi per gli occupabili, in previsione della cancellazione del Rdc nel 2024. Dal 1° settembre debutta il Supporto per la formazione e il lavoro, quale misura di attivazione al lavoro, mediante la partecipazione a progetti formativi e di accompagnamento al lavoro, o comunque di politica attiva. Si prevede un beneficio economico di 350 euro al mese entro un massimo di 12 mensilità. Secondo la relazione tecnica al Dl il Supporto rispetto ad una platea potenziale di 436 mila nuclei nel 2024 dovrebbe coinvolgere 322mila famiglie.
A 10 milioni d’insegnanti e studenti copertura InailSi estende l’assicurazione Inail a 10 milioni tra studenti e docenti. L’ampliamento della tutela assicurativa vale per ora solo per il prossimo anno scolastico, il 2023/24: per gli studenti la copertura scatta per tutti gli eventi verificatisi all’interno dei luoghi di svolgimento delle attività didattiche o laboratoriali e loro pertinenze, o nell’ambito delle attività programmate dalle scuole o istituti di istruzione, con esclusione degli infortuni in itinere. Per i docenti si chiarisce che godono della stessa tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali garantita al resto dei lavoratori dipendenti, compreso l’infortunio in itinere.
Percorsi on the job più sicuriAlternanza scuola lavoro più sicura. Il decreto Lavoro prevede che le aziende compilino una specifica sezione nel Dvr – il Documento di valutazione dei rischi – se vogliono accogliere gli alunni on the job. Ciò al fine di garantire ai ragazzi (l’alternanza interessa circa 1,4 milioni di studenti) luoghi adatti e sicuri per svolgere le ore previste di formazione pratica (l’alternanza è scuola e lo studente non svolge un lavoro, ma un’attività assimilabile). Si punta anche a individuare un docente coordinatore della progettazione del percorso, che segua cioè passo passo i ragazzi nelle ore “on the job”. Al tempo stesso nascerà una piattaforma centralizzata e gestita dal ministero dell’Istruzione e del merito che assicuri l’interoperabilità tra i registri che si occupano di scuola-lavoro. Arriva anche un Fondo per indennizzare i decessi nei percorsi “on the job”. Il Fondo per il 2023 sarà di 10 milioni e coprirà gli eventi occorsi dal 1° gennaio 2018, data di entrata in vigore delle regole per l’alternanza. Due, invece, i milioni destinati al Fondo per ciascun anno a partire dal 2024.
Fringe benefit fino a 3mila euro per chi ha figliResta a 3mila euro per tutto quest’anno la soglia di fringe benefit esentasse per i lavoratori dipendenti con figli a carico. Sono esentasse fino a 3mila euro anche le somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale. Su questi 3mila euro, secondo una modifica operata in Senato, non si pagano tasse e contributi.
Al via l’Assegno d’inclusioneDal 1° gennaio 2024 addio reddito di cittadinanza, debutta l’Assegno di inclusione, per nuclei con disabili, minori, over60, e componenti svantaggiati inseriti in programmi di cura e assistenza certificati dalla Pa. L’importo, come per il Rdc, è 500 al mese, più un contributo affitto di 280 al mese. Se il nucleo è costituito da tutte persone almeno 67enni o disabili gravi l’importo mensile è di 630 euro più 150 euro di contributo d’affitto. La misura è erogata per 18 mesi, poi dopo un mese di stop è rinnovata per periodi ulteriori di 12 mesi. Tra i criteri d’accesso, i richiedenti devono essere residenti in Italia da almeno cinque anni, avere un Isee di 9.360 euro, e un reddito familiare inferiore a 6mila euro annui moltiplicati per la scala di equivalenza. Secondo la relazione tecnica al Dl 48 l’Assegno nel 2024 coinvolgerà 733mila nuclei.
Contratti a termine con nuove causaliSui contratti a termine, viene allentata la stretta operata dal cosiddetto decreto Dignità (Dlgs 15 giugno 2015, n. 81), introducendo nuove causali, alle quali occorre far riferimento in caso di proroga o rinnovo dopo i primi 12 mesi di durata. Se non sono previsti dalla contrattazione collettiva si possono fare patti individuali. Cioè i contratti a termine possono proseguire oltre i 12 mesi per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti, entro la scadenza temporale del 30 aprile 2024. La terza “causale” fa riferimento alla sostituzione di altri lavoratori. Dopo le modifiche al Senato d’ora in avanti, anche i rinnovi, e non solo le proroghe, saranno senza causali fino a 12 mesi.
Stralcio debiti contributivi Da segnalare, infine, la norma (inserita durante i lavori di conversione) relativa allo stralcio dei debiti contributivi, che consente ai lavoratori autonomi iscritti alle relative gestioni previdenziali dell’INPS nonché ai soggetti iscritti alla Gestione separata, anche in qualità di titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, di poter presentare domanda all’INPS per il versamento della contribuzione pensionistica intaccata dallo stralcio automatico dei carichi fino a 1.000 euro.
La possibilità è ammessa limitatamente ai contributi per i quali non sia scaduto il termine quinquennale di prescrizione e il versamento dovrà avvenire, in un’unica soluzione unica o in rate mensili di pari importo, entro il 31 dicembre 2023.

(Autore: AMS)
(Fonte: Il Sole 24Ore)

Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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