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Fringe benefit di 3.000 euro- il lato oscuro dell’ esenzione


Ordine Informa

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 4 del 10 novembre scorso, ha approvato il  Decreto “aiuti – quater” il quale contiene un ennesimo innalzamento del tetto di esenzione da imposizione fiscale e contributiva dei beni e servizi erogati ai lavoratori, nonché degli importi erogati per il pagamento delle utenze domestiche, che è stato ora fissato a 3.000 euro per lavoratore, limitatamente all’anno in corso.
Tale soglia di 3.000 euro sostituisce la precedente di 600 euro stabilita dall’articolo n.12 del Decreto Legge n. 115/2022, che, a sua volta, ha derogato al limite “storico” contenuto nel comma n.3 dell’articolo n.51 del T.U.I.R. (D.P.R.917/1986), di 258,23 euro.
L’innalzamento progressivo della soglia di esenzione dei fringe benefit è senza dubbio positivo, come lo è l’introduzione della possibilità di rimborsare i costi relativi alle utenze domestiche.
Tuttavia tali sostegni ai lavoratori, prima di 200 euro con il bonus carburante, poi di 600 con il rimborso utenze ora portato a 3.000 euro, restano comunque a totale carico delle aziende.
Ed in effetti ci viene difficile immaginare quali imprese, all’indomani di due anni di pandemia e di un anno di crisi energetica ancora in corso, saranno in grado di erogare 3.000 euro a ciascuno dei propri lavoratori in un periodo così limitato di tempo, ovvero nel bimestre novembre/dicembre.
Senza dubbio il tutto avrebbe avuto un senso diverso se le tempistiche fossero state meno compresse o se l’estensione a 3.000 euro fosse stata estesa almeno al 2023, ma ancor meglio, come detto, se fosse finalmente stata resa definitiva.
In conclusione, per quanto apprezzabili, gli interventi legislativi di cui trattasi rischiano di non perseguire esattamente l’obiettivo, oltre a trattarsi di costi a totale carico delle aziende già profondamente provate dagli eventi degli ultimi anni, seppure ridotti per effetto dell’esenzione contributiva.

(Autore: AMS)

(Fonte: FiscalFocus)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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