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Elusione fiscale a 360 gradi


Fisco

L’amministrazione finanziaria può contestare l’elusione fiscale anche in caso di «arrangiamenti formali» del contratto valido, attuati al solo scopo di risparmiare le imposte. Non solo. Le sentenze sull’Iva passate in giudicato e favorevoli al contribuente non impediscono all’amministrazione di contestare l’abuso del diritto. È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 653 del 15 gennaio 2013, ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle entrate bollando come elusione fiscale l’acquisto di terreni edificabili mediante la cessione di quote societarie. Dunque, la Suprema corte adotta ancora una volta la linea dura sull’abuso del diritto: infatti dice espressamente che gli accordi fra le parti private, anche se «leciti», possono comunque giustificare il recupero a tassazione se fatti al solo scopo di risparmiare le imposte. Sul punto nelle interessanti motivazioni si legge che «anche se leciti, gli arrangiamenti formali che le parti possono porre in essere al fine di pagare meno non possono avere valore, poichè a nessuno e consentito di sottrarsi ai propri obblighi di pagare quanto dovuto».
Fonte (italiaoggi)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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