Ordine Informa
Il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali nel comunicato 25 giugno 2024 informa che la Commissione Ue ha dato il via libera alla proroga al 31 dicembre 2024 di Decontribuzione Sud. La misura in scadenza al 30 giugno 2024 , , prevede, con riferimento ai rapporti di lavoro dipendente, un esonero contributivo massimo del 30% (esclusi i premi Inail) in favore dei datori di lavoro privati con sede in una delle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia).
La percentuale di riduzione, tuttavia, varia a seconda dell’annualità di riferimento. Infatti, per effetto di quanto previsto dall’articolo 1, comma 161, della legge n. 178/2020 (legge di Bilancio 2021), lo sgravio contributivo è riconosciuto sino al 2029 in misura pari al:
• 30% fino al 31 dicembre 2025;
• 20% per gli anni 2026 e 2027;
• 10% per gli anni 2028 e 2029.
Sino al 31 dicembre 2024, quindi, i datori di lavoro interessati potranno fruire dello sgravio contributivo del 30%.
A meno di eventuali cambiamenti, si ricorda che la misura spetta in riferimento ai rapporti di lavoro subordinato, con esclusione dei settori della produzione primaria di prodotti agricoli, del lavoro domestico e del settore finanziario, nonché nei riguardi dei soggetti espressamente esclusi dall’articolo 1, comma 162, della legge di Bilancio 2021, ossia:
• enti pubblici economici;
• istituti autonomi case popolari trasformati in enti pubblici economici ai sensi della legislazione regionale;
• enti trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico, per effetto di procedimenti di privatizzazione;
• ex istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato, in quanto prive dei requisiti per la trasformazione in aziende di servizi alla persona (ASP), e iscritte nel registro delle persone giuridiche;
• aziende speciali costituite anche in consorzio ai sensi degli articoli 31 e 114 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
• consorzi di bonifica;
• consorzi industriali;
• enti morali;
• enti ecclesiastici.
(Autore: AMS)
(Fonte: FiscalFocus)