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Il messaggio INPS n. 3499 del 26 settembre 2022, pur essendo focalizzato sulle modalità di gestione dell’esonero contributivo per i lavoratori dipendenti al 2%, ha fornito un’importante indicazione sulla spettanza dell’una tantum di 200 euro di cui al D.L. 50/2022, in riferimento ai lavoratori che non hanno potuto beneficiare del predetto bonus in quanto l’imponibile contributivo risultava azzerato , come accade per i soci svantaggiati delle cooperative sociali di tipo B , i quali usufruiscono dei benefici contributivi di cui ai commi n. 3 e n. 3-bis del medesimo art. 4, L. 381/1991, che si sostanziano nell’azzeramento totale della quota di contribuzione, sia a carico del datore di lavoro che a carico del lavoratore e difatti questi lavoratori erano stati esclusi dall’Una tantum . Nel citato messaggio l’Istituto di previdenza afferma che, in tutti i casi in cui l’imponibile contributivo mensile non eccede il limite di 2.692 euro, presupposto necessario per poter fruire dell’esonero dello 0,8%, ancorché lo stesso non possa essere materialmente applicato per azzeramento della contribuzione, il lavoratore resta comunque un potenziale beneficiario e, quindi, acquisisce il diritto di ottenere l’una tantum. Sorge però un’ulteriore criticità, ovvero come procedere per far recuperare l’una tantum a tali soggetti. Considerato che l’istituto ha indicato chiaramente che la compensazione dell’una tantum nei modelli Uniemens poteva avvenire esclusivamente nei mesi di giugno e luglio 2022, appare inevitabile dover elaborare un cedolino-paga supplementare in riferimento ad una delle due mensilità indicate, e procedere successivamente con la procedura vig per variare il modello Uniemens già presentato. In ragione di ciò si creerà una differenza a credito del datore di lavoro, tra quanto già versato all’Inps a scadenza e quanto dovuto al netto dell’una tantum erogata ai lavoratori, che potrà essere recuperata in seguito mediante compensazione.
(Autore: AMS)
(Fonte: FiscalFocus)
