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Tfr in busta paga. Conviene?


Ordine Informa




Meglio un uovo oggi o una gallina domani? Uno dei modi di dire più ancorati nella tradizione contadina rappresenta bene la scelta alla quale si trovano di fronte milioni di lavoratori dipendenti proprio in questi giorni: chi presenterà domanda entro il 30 aprilepotrebbe (ma non è detto) ricevere il suo tfr già nella busta paga di maggio. La monetizzazione del trattamento di fine rapporto richiederà invece tempi più lunghi se l’azienda ha chiesto di compensare l’esborso con un finanziamento assistito da garanzia Inps. In questo caso la domanda presentata ad aprile produrrà effetto con tre mesi di ritardo, quindi nella busta paga del mese di agosto.

Ma una busta paga più pesante (più o meno il 4% netto in più) ha anche un suo costo, dato da una imposizione fiscale più gravosa e dalla rinuncia a un meccanismo di rivalutazione conveniente applicato ai fondi mantenuti in azienda. Infine va valutato un possibile svantaggio indiretto legato all’aumento della busta paga, che potrebbe avere ripercussioni negative in termini di Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, utilizzato per l’attribuzione di numerosi benefit, dalla mensa scolastica dei figli, all’abbonamento ai mezzi di trasporto, dalla retta dell’asilo nido alle tasse universitarie ecc. Ci sono casi nei quali l’aumento dello stipendio dovuto alla quota di tfr verrebbe eroso, tutto o in parte, dalla perdita di alcuni di questi benefit. Se queste situazioni vanno valutate caso per caso, si possono però tracciare anche regole generali di convenienza valide per tutti. 

Tirando le somme, il tfr in busta paga conviene soprattutto all’erario, che incassa subito la sua parte e in misura spesso maggiorata. Penalizza invece i lavoratori, ed è quindi probabile che sarà utilizzato solo da chi ha grossi problemi di liquidità. Sempre meglio che andare a chiedere un prestito in banca o da una finanziaria. Per gli altri, meglio lasciare i soldi in azienda o impegnarli nella costruzione della previdenza complementare. L’uovo oggi costa troppo caro.


(Fonte: ItaliaOggi) 


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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