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Furbetti del cartellino, sospensione in 48 ore con la riforma


Ordine Informa

Sanzioni e licenziamento per i cosiddetti furbetti del cartellino: il dipendente pubblico colto in fragranza sarà punito in 48 ore con la sospensione
Il Consiglio dei Ministri lo scorso 20 gennaio, ha approvato, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, un decreto legislativo sui cosiddetti “Furbetti del cartellino”.
Il Decreto legislativo apporta modifiche al famigerato art. 55-quater del decreto legislativo n. 165/2001, (Riforma Brunetta sui fannulloni), in materia di licenziamento disciplinare e, viene a disciplinare tutte quelle condotte dei pubblici dipendenti che integrano la fattispecie di “falsa attestazione della presenza in servizio”..
Rientrano dunque in questa fattispecie “qualunque modalità fraudolenta posta in essere dal dipendente o da terzi, per far risultare il dipendente in servizio e volta ad ingannare l’amministrazione presso la quale il dipendente presta servizio circa il rispetto dell’orario di lavoro dello stesso”.
Sospensione in 48 ore per i furbetti del cartellino
Dunque, il dipendete pubblico che sarà colto in flagranza a falsificare la sua presenza in servizio, sarà immediatamente sospeso in via cautelare senza stipendio e senza necessità di audizione dello stesso. Inoltre, la sospensione sarà disposta dal Dirigente del settore cui appartiene il pubblico dipendente, entro 48 ore e il procedimento disciplinare dovrà concludersi entro 30 giorni.
La segnalazione alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti deve avvenire entro quindici giorni dall’avvio del procedimento disciplinare. Il “Furbetto del cartellino” può essere chiamato a rispondere anche di “danno all’immagine della PA”. La valutazione del danno, in caso di condanna, è rimessa in via equitativa al Giudice competente e, comunque non può essere inferiore alle sei mensilità dell’ultimo stipendio in godimento.
Per i Dirigenti che non avviano il procedimento disciplinare e non procedano alla sospensione del dipendente, è prevista la responsabilità disciplinare punibile con il licenziamento oltre che, il reato di “omissioni in atti d’ufficio”.
Il decreto prevede inoltre altre novità che analizzeremo dettagliatamente nei prossimi giorni.
(Autore: Massimo Di Paolo)
(Fonte: Lavoro e Diritti)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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