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Congedo parentale 2015. Le novità nel Jobs Act


Ordine Informa

Il Jobs Act rivede alcune caratteristiche del congedo parentale, nel particolare viene estesa la fruibilità fino ai 12 anni di età del bambino e viene introdotta la possibilità di usufruire del congedo parentale su base oraria e non più esclusivamente giornaliera. 

La precedente versione del Dl 151/2001 prevedeva l’astensione del lavoro per un periodo di dieci mesi per tutti i genitori (periodo da dividere tra padre e madre) intenzionati a dedicarsi anche al proprio bambino nei primi anni di vita,utilizzabile fino al compimento di otto anni di età del figlio o della figlia.

La fruizione su base oraria è consentita in misura pari alla metà dell’orario medio giornaliero del periodo di paga quadrisettimanale o mensile immediatamente precedente a quello nel corso del quale ha inizio il congedo parentale. 

Tuttavia, va sottolineato che non si può cumulare il congedo a ore con permessi o riposi. 

Il genitore che vuole usufruire del congedo parentale, dovràcomunicarlo all’azienda con l’anticipo previsto dal contratto, e comunque con un termine di preavviso non inferiore a cinque giorni, indicando l’inizio e la fine del periodo di congedo (prima il preavviso minimo era di 15 giorni). Se il congedo parentale è su base oraria, il preavviso minimo è di due giorni.

Prevista anche un’estensione per l’erogazione della retribuzione pari al 30% per i giorni o le ore di assenza del lavoratore per congedo parentale: l’Inps erogherà il contributo fino al compimento del sesto anno di età del bambino e non più fino al terzo anno di vita. 

Le modifiche apportate si applicano anche in caso di adozione o affidamento.

AA


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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