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Valido il licenziamento anche con raccomandata giacente


Ordine Informa

La Cassazione, nella sentenza n. 15397/23 sez. Lavoro, sostiene che è valida la comunicazione del recesso eseguita con la raccomandata mai ritirata dall’ufficio postale e restituita al mittente. Il lavoratore, infatti, risulta decaduto dal potere di impugnare il provvedimento espulsivo

E ciò benché non sia prodotta in giudizio la copia dell’avviso di giacenza da infilare nella cassetta postale del destinatario. Se la raccomandata è inviata all’indirizzo del lavoratore, l’interessato deve dimostrare di essere stato nell’impossibilità di averne notizia senza sua colpa: non basta, dunque, dedurre di non aver trovato l’avviso di giacenza nella cassetta. Pesano invece le schede informative di Poste Italiane che tracciano tutto il percorso della raccomandata.

Definitivo quindi  il recesso nei confronti della lavoratrice scaduti i 60 giorni per impugnare il licenziamento. La compiuta giacenza della raccomandata all’ufficio postale è idonea a far presumere la conoscenza del licenziamento, che come atto unilaterale diretto a un determinato destinatario si reputa conosciuto nel momento in cui giunge all’indirizzo di quest’ultimo: la conoscibilità è equiparata a conoscenza legale e l’assimilazione risulta fondata sulla prova che l’atto sia giunto all’indirizzo del lavoratore, il quale per contratto deve comunicare le modifiche al datore. In caso di contestazione spetta al giudice stabilire se la comunicazione sia arrivata o no al domicilio del lavoratore. E nella specie la risposta è affermativa perché il datore produce la ricevuta di invio della raccomandata con il licenziamento. E soprattutto la documentazione tratta dai dati informatici delle Poste, che attesta la mancata consegna della lettera, il deposito presso l’ufficio e la restituzione al mittente per compiuta giacenza; si tratta di dati univoci, precisi e concordanti che fanno scattare la presunzione legale di conoscenza: a Poste Italiane è affidato il servizio universale di recapito con l’attribuzione delle funzioni di certificazione.

(Autore: AMS)

(Fonte: ItaliaOggi)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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