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Nessun DURC regolare se si paga a rate


Ordine Informa

In una  delle FAQ (frequently asked question) a cui dà risposta la CNCE (commissione nazionale paritetica per le casse edili), diffuse il 2 maggio scorso, che fanno il punto sugli obblighi di certificazione introdotti dal c.d. dl semplificazioni (dl 76/2020), viene ribadito il NO alla rateizzazione per sanare le irregolarità del Durc (documento unico di regolarità contributiva) di congruità della manodopera nei cantieri ( certificato indispensabile per accedere alle detrazioni legate all’edilizia) .

L’impresa ha difatti  15 giorni di tempo dall’invito a regolarizzare ricevuto via Pec a seguito dell’alert automatico per versare il costo della manodopera mancante in un’unica soluzione. Per chi non provvede scatta la segnalazione come impresa irregolare e il blocco al rilascio dei successivi Durc.

La norma prevista per  scoraggiare il ricorso al lavoro nero , prevede che ogni cantiere che supera il valore di 70 mila euro deve dotarsi anche del Durc di congruità della manodopera, richiedendone il rilascio da parte della CNCE tramite un apposito portale denominato Edilconnect.  Come spiegato nelle FAQ, regolarizzare significa versare quanto previsto nel piano, cioè l’importo corrispondente alla manodopera risultante dalle denunce regolarmente presentate e , per  sanare la propria posizione, e’ necessario che “i versamenti di cui alla fattispecie descritta,  non potranno essere oggetto di piani di rateizzazione”. Mettersi in regola è fondamentale se l’impresa desidera continuare ad operare e usufruire di bonus edilizi. Infatti, se entro i 15 giorni l’impresa non versa quanto dovuto sarà segnalata alla BNI (banca dati nazionale delle imprese irregolari), “con effetti sulle successive verifiche di regolarità contributiva finalizzate al rilascio per l’impresa affidataria del DURC on-line”.

(Autore: AMS)

(Fonte: ItaliaOggi)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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