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Incentivi alle start up per gli autistici


Ordine Informa

Con il decreto firmato dal Ministro del Lavoro, e ora alla firma del Ministro dell’economia, sono in arrivo incentivi alle start-up a vocazione sociale che assumono lavoratori con disturbi dello spettro autistico. Gli incentivi, di tipo fiscale e contributivo (esenzione delle retribuzioni), sono sia a favore dei lavoratori che dei datori di lavoro. La disciplina è fissata dal introdotta in sede di conversione del dl 146/2021 (Legge n. 215/2021). La novità è anticipata da un comunicato pubblicato sul portale del Ministero del Lavoro.

Ai fini del riconoscimento degli incentivi, sono richiesti i seguenti requisiti a carico delle start-up: residenza in Italia; costituzione da non più di 60 mesi; impiego di lavoratori con disturbi dello spettro autistico, come dipendenti o collaboratori, per un periodo di almeno un anno, in proporzione uguale o superiore ai due terzi della forza lavoro complessiva. Gli incentivi sono previsti sia a favore dei datori di lavoro che dei lavoratori. In particolare, la retribuzione erogata ai neo assunti non concorre alla formazione del reddito imponibile complessivo del lavoratore, non ai fini fiscali né contributivi. Durante l’assunzione, è sospesa l’erogazione da parte dell’INPS dell’assegno o pensione d’invalidità, eventualmente percepiti dal lavoratore e soggetti ai limiti di reddito. Per attivare la procedura di sospensione, il lavoratore deve comunicare, entro 30 giorni dall’assunzione, la variazione della propria situazione reddituale.

(Autore: AMS)

(Fonte: ItaliaOggi)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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