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Corte Costituzionale: illegittima la maxi sanzione per “lavoro nero” introdotta dal D.L. 223/2006


Ordine Informa

La Corte Costituzionale, con sentenza n. 254/2014, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 36-bis, comma 7, lettera a), del decreto-legge n. 223/2006, nella parte in cui stabilisce: “L’importo delle sanzioni civili connesse all’omesso versamento dei contributi e premi riferiti a ciascun lavoratore di cui al periodo precedente non può essere inferiore a euro 3.000, indipendentemente dalla durata della prestazione lavorativa accertata”.Secondo i giudici della Corte, la norma censurata, introducendo una soglia minima per le sanzioni civili, svincolata dalla durata della prestazione lavorativa accertata, è stata considerata irragionevole in quanto la sanzione potrebbe risultare del tutto sproporzionata rispetto alla gravità dell’inadempimento del datore di lavoro, risultando così in contrasto con l’art. 3 della Costituzione.Tuttavia, occorre specificare che la norma in questione è stata modificata dalla L. n. 183/2010, la quale ha aggiornato le modalità di calcolo della sanzione e che, invece, la sentenza in argomento si riferisce alla previgente disciplina.
(Fonte: Corte Costituzionale)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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