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Apprendistato, le aziende aprono le porte agli studenti


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La formazione regionale scenderà a 40 ore (in tre anni) per gli apprendisti che hanno una laurea o un master, un diploma di specializzazione o un dottorato di ricerca. Sarà di 80 ore per quelli con un diploma in tasca, e resterà invece di 120 ore per gli apprendisti senza titolo di studio o con licenza elementare o media. È la principale novità delle linee guida varate dalle regioni per attuare le semplificazioni introdotte dal Dl 76/2013 sull’apprendistato professionalizzante. Le linee guida, proposte dalle regioni al Governo lo scorso 17 ottobre, dovrebbero ricevere il via libera formale nella Conferenza Stato-Regioni di giovedì prossimo, 28 novembre.
“Ci auguriamo proprio che l’approvazione avvenga la prossima settimana”, spiega Gianfranco Simoncini, assessore al Lavoro della regione Toscana e coordinatore degli assessori regionali al lavoro. Sembra infatti che il Governo non abbia obiezioni sul testo proposto dalle regioni, che è peraltro in linea con le disposizioni del Dl 76.
Sui percorsi scuola lavoro, con il decreto Carrozza (Dl 104/2013) arriva l’Erasmus in azienda: intese ad hoc tra università (escluse quelle telematiche) e imprese potranno promuovere progetti formativi congiunti per far svolgere agli studenti periodi di formazione nelle aziende sulla base di un contratto di apprendistato. Si punta poi a sostenere la diffusione dell’dell’apprendistato di alta formazione nei percorsi Its (gli Istituti tecnici superiori, post diploma), anche attraverso incentivi finanziari previsti dalla programmazione regionale.
(fonte Il Sole 24 Ore)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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