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  Scadenze fiscali giugno 2016: ingorgo in arrivo


Ordine Informa

Fino all’anno scorso, il mese di giugno per molti italiani era sinonimo di imposte sugli immobili. Abolite IMU e TASI sulla prima casa con la legge di Stabilità 2016 sono ancora parecchi i cittadini che dovranno pagare le suddette tasse e il rischio caos, tra chi è tenuto e chi no, è dietro l’angolo.Ma dal punto di vista fiscale giugno non si limiterà agli immobili. Occorre ricordare altri appuntamenti di fondamentale importanza: quello con la TARI, con il modello Unico, con l’IRPEF.

Vediamo dunque quali solo le principali scadenze fiscali del mese e le date da ricordare.

Scadenze fiscali: IMU e TASI, 16 giugno

Come da tradizione nel mese di giugno i contribuenti italiani dovranno affrontare un vero e proprio ingorgo fiscale. Non solo, perché il giorno più caldo sarà il 16, già denominato dalla stampa il “tax day” dato che in sole 24 ore solo sul fronte delle imposte sui redditi lo Stato incasserà oltre 37 miliardi di euro. Entro questa data infatti dovrà essere trasmessa all’agenzia delle Entrate la documentazione riguardante IMU, TARI, TASI e UNICO, pagando contestualmente quanto dovuto.

Parlando delle tasse sulla casa, nonostante l’esenzione di quasi 20 milioni di prime case, saranno soggetti alle imposte gli altri immobili, ma anche le unità immobiliari destinate ad abitazione principale classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, ossia case di lusso, ville e  castelli. Ricordiamo inoltre che tutti i Comuni italiani, nel 2015, hanno rincarato il prelievo, una decisione che ha fatto sì che il saldo sia stato superiore al 50% dell’imposta dovuta per l’intero anno, a causa del conguaglio.

Scadenze fiscali: modello UNICO 2016, 16 giugno

Per quanto riguarda il modello UNICO 2016, i contribuenti interessati dovranno versare i pagamenti a saldo per l’anno 2015 che risultano dalla dichiarazione dei redditi e quelli relativi alla prima rata di acconto per il 2016 devono essere eseguiti entro il 16 giugno 2016.

In questo frangente è opportuno ricordare che è possibile pagare anche nel periodo compreso tra il 17 giugno e il 18 luglio (la scadenza originale era stata fissata per il 16 luglio, che però cade di domenica), applicando all’importo da pagare una maggiorazione pari allo 0,40% a titolo di interesse.

Per regolarizzare la propria posizione i contribuenti devono utilizzare il modello F24. I titolari di partita IVA possono pagare solo tramite via telematica direttamente, usando il servizio telematico utilizzato per presentare le dichiarazioni fiscali, l’home banking o i servizi di remote banking, tramite intermediari abilitati al servizio Entratel.

I contribuenti che invece non sono titolari di partita IVA possono versare anche sul modello cartaceo o tramite  le modalità telematiche sopra indicate.

Scadenze fiscali: TARI, 16 giugno

Il 16 giugno sarà il termine ultimo valido per il pagamento della tassa sui rifiuti. La TARI è dovuta da chiunque detenga, a qualsiasi titolo, un immobile. Il tributo comunale per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti,  a differenza di IMU e TASI, è sempre dovuto, indipendentemente dalla categoria catastale, o se l’immobile sia adibito a prima o seconda casa.

Per pagare si dovranno utilizzare un bollettino postale o il modello F24 con il codice tributo “3944” che il Comune di riferimento provvederà ad inviare ad ogni cittadino.

La tassa potrà essere versata in un’unica rata (scadenza 16 giugno appunto), ma anche in due o tre rate.

Scadenze fiscali: IRPEF 16 giugno

Entro e non oltre il 16 giugno si dovrà pagare anche l’IRPEF. Versando in tempo quanto dovuto il contribuente non andrà incontro ad alcuna maggiorazione, dal 17 giugno al 16 luglio invece si potrà pagare applicando all’importo dovuto una maggiorazione pari allo 0,4%.

Da sottolineare che, la maggior parte degli appuntamenti fiscali sopra elencati fa parte dei tributi soggetti ad aliquote comunali, il cui ammontare dipende dunque dalle decisioni del Comune di residenza. Il consiglio è quindi quello di controllare il sito del proprio Comune di residenza, per conoscere l’aliquota stabilita e dunque l’importo da versare.

(Fonte: IBT)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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