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Novità Riforma pensioni 2016


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Le ultime novità riguardanti la riforma delle pensioni. Dalla Busta Arancione all’età pensionabile dei nati nel 1980 alle proposte del presidente dell’INPS.

Riforma pensioni 2016: ecco le ultime novità

Iniziano a circolare le prime ipotesi di riforma pensioni 2016, che potrebbe vedere la luce entro i prossimi 8 mesi. A rivelarlo è Tommaso Nannincini, sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel corso di un’intervista a Il Messaggero. Tre le ipotesi messe in campo:
– pensione anticipata a 62 anni di età, con almeno 35 anni di contributi versati ma scontando penalizzazione massima dell’8% che però andrebbe a ridursi, fino ad annullarsi, al raggiungimento dell’età pensionabile;

-prestito pensionistico per chi sceglie il pensionamento con 2 o 3 anni di anticipo, da restituire con piccolissimi prelievi operati sulla pensione una volta raggiunta l’età pensionabile;

– estensione dell’Opzione Donna anche agli uomini, consentendo l’uscita anticipata dal mercato del lavoro con delle penalizzazioni anche in questo caso.
Sommario

Riforma pensioni 2016: ecco le ultime novità

Pensione: Busta Arancione e previdenza complementare

Quando andranno in pensione i nati nel 1980

Il futuro delle pensioni: le proposte di Tito Boeri

riforma pensioni
Riforma pensioni 2016: ecco le ultime novità
Iniziano a circolare le prime ipotesi di riforma pensioni 2016, che potrebbe vedere la luce entro i prossimi 8 mesi. A rivelarlo è Tommaso Nannincini, sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel corso di un’intervista a Il Messaggero. Tre le ipotesi messe in campo:

– pensione anticipata a 62 anni di età, con almeno 35 anni di contributi versati ma scontando penalizzazione massima dell’8% che però andrebbe a ridursi, fino ad annullarsi, al raggiungimento dell’età pensionabile;

– prestito pensionistico per chi sceglie il pensionamento con 2 o 3 anni di anticipo, da restituire con piccolissimi prelievi operati sulla pensione una volta raggiunta l’età pensionabile;

– estensione dell’Opzione Donna anche agli uomini, consentendo l’uscita anticipata dal mercato del lavoro con delle penalizzazioni anche in questo caso.

Riforma pensioni 2016, lavoro e giovani: cosa si deve sapere.

Pensione: Busta Arancione e previdenza complementare

L’ormai famosa Busta Arancione (ovvero la comunicazione inviata dall’INPS a chi non accede ad Internet per informarlo in merito alla sua futura età di pensionamento, importo della pensione e gap previdenziale) comincia ad arrivare nelle case degli italiani che lavorano e ad oggi non hanno richiesto e ottenuto il PIN INPS.

Che sia in formato cartaceo, oppure attraverso il servizio online “La Mia Pensione”, presto la quasi totalità dei lavoratori potrà conoscere il proprio futuro pensionistico e pianificare, entro i limiti del possibile le proprie scelte lavorative e finanziarie, queste ultime orientate all’accantonamento di parte dei guadagni in una pensione integrativa.

Questo metterà soprattutto i giovani faccia a faccia con un futuro incerto forse più del presente, ma anche con una serie di azioni da fare per poter raggiungere l’obiettivo di una pensione adeguata.

Quando andranno in pensione i nati nel 1980

Per i trentenni, come detto, il futuro è incerto e si addensano fosche nubi tra la vita lavorativa e l’età pensionabile. Sulla base delle simulazioni INPS, infatti, gli attuali trentaseienni potrebbero dover lavorare anche fino a 75 anni e alla fine percepiranno un assegno pensionistico inferiore anche del 25% rispetto alle generazioni precedenti.

Se poi i trentenni di oggi sono precari, rischieranno addirittura di non prendere alcun assegno raggiunta l’età pensionabile: è il grave rischio a cui l’attuale sistema contributivo sottopone i lavoratori più giovani e meno tutelati. Una situazione che nel 2050 potrebbe diventare socialmente insostenibile e che merita delle riflessioni e dei provvedimenti che siano strutturali già da subito.

Il futuro delle pensioni: le proposte di Tito Boeri

Nel dibattito che ha fortemente caratterizzato questo inizio d’anno, si inseriscono le proposte dell’economista e presidente INPS Tito Boeri che, consapevole dell’attuale situazione di stallo e delle previsioni future non proprio rosee, ha avanzato delle proposte che però vanno a toccare diritti già consolidati.

Boeri nei mesi scorsi ha presentato al Governo un progetto sui tagli alle pensioni d’oro. Si tratterebbe di intervenite su chi percepisce pensioni che vanno dai 5.000 euro in su in una sorta di cooperazione tra generazioni per colmare un gap che da qui a trentanni potrebbe diventare dirompente.

Questi tutti gli elementi oggi sul piatto. Staremo a vedere dandoti tutti gli aggiornamenti man mano che si susseguiranno ipotesi e decisioni.

(Autore: Michela Calculli)

(Fonte: Sicuro)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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