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Multe a chi getta la cicca a terra


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Dal prossimo mese di luglio chi butterà chewing gum e mozziconi di sigarette per strada o nei fiumi rischierà una multa da 30 a 150 euro; i comuni dovranno però installare appositi raccoglitori per le sigarette e le gomme da masticare; fondi per campagne di informazione; 10 milioni nel 2014 ai comuni che devono far demolire immobili e opere abusive realizzate in zone a rischio idrogeologico; sanzioni fino a 20.000 per chi si oppone alla demolizione; sconti fino al 30% sulle garanzie per partecipare ad appalti pubblici se l’impresa ha certificazioni Emas o Ecolabel o Iso; inserimento dei criteri ambientali minimi negli atti di gara; sperimentazione dell’applicazione del sistema del vuoto a rendere su cauzione per bottiglie in plastica; proroga della moratoria Sistri fino al 31 dicembre 2015; introdotta la valutazione di impatto sanitario per le raffinerie e gli impianti di gassificazione. Sono queste alcune delle principali novità contenute nel corposo disegno di legge «Collegato ambientale» alla legge finanziaria per il 2014, approvato ieri in prima lettura alla camera. Il provvedimento, che passa al senato per il seguito dell’esame, prevede l’applicazione di multe da 30 a 150 euro per i fumatori che gettano i mozziconi di sigarette e i chewing gum per strada, nelle acque e negli scarichi. Dal canto loro, però, i comuni saranno tenuti a predisporre nelle strade, nei parchi pubblici e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori dove lasciare mozziconi e gomme da masticare. Infine, anche i produttori di sigarette e di gomme da masticare dovranno provvedere a sensibilizzare i consumatori sui danni ambientali derivanti dall’abbandono dei mozziconi e delle gomme da masticare. Il disegno di legge stabilisce che la metà dei proventi derivanti dalla riscossione delle multe dovrà essere convogliato in un Fondo istituito presso il ministero dell’ambiente, mentre l’altro 50% servirà ai comuni per lanciare campagne di informazione e di sensibilizzazione anche per la «pulizia del sistema fognario urbano». Un importante intervento riguarda poi le zone a rischio idrogeologico con la possibilità di procedere alla demolizione di immobili e opere abusive attingendo a un apposito fondo (10 milioni per il 2014). Se, però, i comuni non realizzeranno gli interventi entro quattro mesi, saranno tenuti a restituire i fondi al ministero. Prevista anche una multa (da 2.000 a 20.000 euro) per il proprietario dell’immobile che si rifiuta di rimuovere il manufatto abusivo in zona ad alto rischio idrogeologico.
(Fonte: ItaliaOggi)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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