Skip to main content

Confisca se l’azienda risparmiò


Fisco Ordine Informa

La Suprema corte frena sulla confiscabilità dei beni della società per i reati tributari commessi dall’amministratore. La misura è infatti prevista solo nel caso in cui venga dimostrato il risparmio d’imposta ottenuto dall’azienda. Lo ha stabilito la Cassazione che, con la sentenza n. 18311 del 5 maggio 2014, oltre ad ammonire il legislatore di colmare il vuoto normativo colmato dalla “231”, ha accolto il ricorso di un imprenditore legando la possibilità della confisca sui beni aziendali a un parametro ulteriore rispetto a quanto già affermato dalle s.u. della Cassazione con sentenza 10561/2014: è necessario che l’accusa dimostri, con tutte le difficoltà del caso, il profitto del reato incassato dall’ente in seguito agli illeciti fiscali commessi dal rappresentante legale. Piazza Cavour ricorda che è consentito nei confronti di una persona giuridica il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di denaro o di altri beni fungibili o di beni direttamente riconducibili al profitto di reato tributario commesso dagli organi della persona giuridica stessa, quando tale profitto (o beni direttamente riconducibili al profitto) sia nella disponibilità di tale persona giuridica.
Fonte (ItaliaOggi)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
X