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Difesa a tappe contro il fisco


Fisco

A prescindere dalla tipologia di istanza di disapplicazione presentata, il contribuente non è obbligato a impugnare l’eventuale diniego dell’amministrazione finanziaria: ciò significa che, indipendentemente dalla risposta, il comportamento seguito in concreto potrà comunque essere difeso in un momento successivo. È questa la conclusione che può essere tratta dalla lettura della sentenza della Corte di cassazione n. 11929 del 28 maggio scorso con la quale di fatto deve considerarsi ormai acquisito il principio della non necessità di impugnativa di un diniego dell’Agenzia delle entrate rispetto alla proposizione di una istanza di interpello disapplicativa presentata ai sensi dell’articolo 37-bis del dpr n. 600 del 1973. Peraltro, la particolarità e l’importanza della sentenza attiene al fatto che la vicenda riguardava non il caso delle società di comodo ma una problematica legata al riporto delle perdite successivamente a una operazione di fusione, problema regolato dal disposto dell’articolo 172 del Tuir e, dunque, da un punto di vista tecnico, decisamente più complesso.
(Fonte: ItaliaOggi)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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