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Una terza via per l’autoriciclaggio


Fisco Ordine Informa

Terza via per l’autoriciclaggio. Nello scontro in atto nel corso dell’esame del ddl anticorruzione, al vaglio della Commissione giustizia al Senato, tra i sostenitori dell’introduzione dell’autoreimpiego e i fautori della formula al ribasso proposta dal governo c’è la possibilità di introdurre un elenco tassativo di reati. Così facendo, potrebbe essere perseguito per autoriciclaggio anche chi utilizza a fini personali i proventi derivanti da attività delittuose e non solo per attività economiche e finanziarie. Il tutto, purché gli introiti derivino dal compimento di reati appartenenti alla black list. Non è solo questo, però, il nodo che i senatori dovranno sciogliere nel corso dei lavori. Gli altri aspetti, infatti, riguardano da un lato, la disciplina del falso in bilancio, dall’altro lato la materia della prescrizione. Nel ddl anticorruzione, infatti, sono contenute, all’art. 1 tutta una serie di disposizioni che, andando a colpire il comparto dei reati contro la pubblica amministrazione, oltre ad incrementarne le pene, modificano la disciplina della prescrizione. Ed è proprio su questo punto che c’è il rischio di un accavallamento. Ieri, infatti, il governo ha chiesto un rinvio in commissione Giustizia annunciando un proprio ddl complessivo sulla materia, che riguarda anche la prescrizione. Richiesta che è stata appoggiata dalla maggioranza ma respinta dall’opposizione. «Non è la commissione a poter decidere ma la conferenza dei capigruppo. E se entro giovedì resterà calendarizzato il provvedimento per l’Aula si andrà avanti come da programma», ha sottolineato il presidente della II Commissione, Francesco Nitto Palma (Fi). Inoltre, sembra esclusa la possibilità che l’esecutivo decida di mediare optando per l’introduzione di ulteriori modifiche al ddl anticorruzione. Nello stesso tempo, poi, è arrivata la proposta di legge sul riordino della disciplina della prescrizione presentata da alcuni esponenti della Camera. Proposta che, nel momento in cui venisse incardinata, andrebbe a confliggere con i contenuti dell’art. 1 del ddl anticorruzione.
(Fonte: ItaliaOggi)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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