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I contratti di reti crescono perché funzionano (dal 2009 a oggi ne sono stati firmati 3.114), così tanto da consentire di superare i vecchi modelli (contratto di società o di consorzio, Ati, Rti, joint venture, contratto di franchising). A patto e condizione, però, che vadano a buon fine e senza tralasciare qualche zona d’ombra dettata dalla novità della normativa, come segnalano gli imprenditori che la rete la fanno.
Più di 15 mila, 15.704 per l’esattezza, sono le aziende coinvolte nei contratti di rete attivati da Nord a Sud dello stivale. Un dato crescente (dal 2009 a oggi si contano 3.114 esperienze, secondo quanto riportato nel registro imprese dedicato aggiornato alla data del 3 ottobre) che conferma che la favola del «piccolo è bello», o per dirla alla Seth Godin «small is new big», è stata ampiamente superata dalla consapevolezza degli imprenditori italiani che fare rete è importante. Indispensabile. Talvolta una necessità.
(Autore: Sabrina Iadarola)
(Fonte: ItaliaOggi)
