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Regime “de minimis”: cosa cambia


News Lavoro
Inclusione delle imprese in difficoltà tra i soggetti che possono fruire degli aiuti di importanza minore (cosiddetti “de minimis”) e introduzione del criterio di “impresa unica”, con la conseguenza che il massimale di aiuto concedibile viene a determinarsi con riferimento all’insieme delle imprese, tra le quali sussista una relazione nei termini indicati dall’articolo 2, paragrafo 2, dei Regolamenti UE n. 1407/2013 e n. 1408/2013. Queste le principali novità introdotte in materia di aiuti di Stato in regime “de minimis” con i Regolamenti UE sopra citati, in vigore dal 1° gennaio 2014, e recepite dall’Inps con la circolare n. 102/2014, che richiama e illustra le modifiche normative introdotte a livello comunitario, specificando i massimali di aiuto concedibili alle imprese per ogni settore e passando in rassegna le agevolazioni erogate dall’INPS per le quali si applicano  i nuovi Regolamenti: sgravi contributivi per l’apprendistato presso le piccole imprese, incentivo per la ricollocazione lavorativa di soggetti privi di occupazione e beneficiari dell’ASPI, incentivo per l’assunzione di lavoratori iscritti nella “Banca dati per l’occupazione dei giovani genitori”.

Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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