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Modello CU2015: online il nuovo CUD per dipendenti, autonomi e pensionati


Fisco Ordine Informa

Si chiama CU2015 il nuovo modello unificato per la certificazione dei redditi di dipendenti, assimilati e autonomi: novità, procedure e sanzioni per i sostituti d’imposta.
Il CUD cambia e il modello è già online: la certificazione unica dei redditi da lavoro conterrà sia le certificazioni dei sostituti d’imposta sul lavoro dipendente ed assimilato sia quelle sul lavoro autonomo. Si chiamerà CU2015 (Certificazione Unica) e la bozza è pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Dal 2015 i sostituti d’imposta (imprese ed enti previdenziali) dovranno usare lo stesso modello per la certificazione dei redditi da lavoro o redditi diversi. Il Modello CU 2015 prevede un unico frontespizio (con i dati del sostituto e del contribuente) e due diverse parti:
•una sezione per la certificazione dei redditi da lavoro dipendente e assimilati
•una sezione per la certificazione dei redditi da lavoro autonomo, di provvigioni e redditi diversi.
CU2015: nuovi campi e sezioni
Nel frontespizio c’è un nuovo spazio dedicato a coniuge e familiari a carico per i quali spettano agevolazioni: nei diversi campi si indicano le informazioni che determinano la fruizione del beneficio (coniuge a carico, figlio, altro familiare, disabilità), il codice fiscale del parente a carico, numero di mesi a carico, eventuale età minore di tre anni, percentuale di detrazione spettante, eventuale detrazione del 100% affidamento figli.
Nella sezione dedicata al lavoro dipendente ed assimilato c’è un nuovo spazio dedicato al bonus IRPEF fino a 80 euro (capitolo “detrazioni e crediti”), in cui si indicano: credito spettante, credito rimborsato, non riconosciuto, recuperato.
In genere, quella dedicata al lavoro dipendente è la sezione più corposa del modello. Comprende una lunga serie di dati fiscali su reddito, ritenute, acconti, crediti, detrazioni, previdenza complementare, oneri detraibili e deducibili, eventuali somme erogate come incentivo alla produttività, conguagli TFR (Trattamento Fine Rapporto) e dati previdenziali ed assistenziali. Più semplice la parte dedicata al lavoro autonomo, con la compilazione di pochi campi relativi a tipologia reddituale e dati fiscali (somme erogate, ritenute effettuate, contributi).
La sanzione per i sostituti che non inviano al contribuente la Certificazione Unica entro il 28 febbraio è pari a 100 euro per CU non trasmessa, tardiva o errata). Niente sanzioni in caso di errori se si corregge entro 5 giorni.
L’introduzione del nuovo CUD rappresenta una misura di semplificazione fiscale, anche in vista dell’interduzione dal 2015, del Modello 730 precompilato. Si ricorda infine che i datori di lavoro devono comunque presentare anche il modello 770 poiché il nuovo CU riguarda solo la certificazione dei compensi erogati.
(fonte: Agenzia delle Entrate)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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