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Mini sportello unico per l’Iva


Fisco

Dal prossimo 1° ottobre, le imprese che vendono servizi di e-commerce, di telecomunicazione e di teleradiodiffusione a privati consumatori potranno registrarsi via internet al mini sportello unico Iva in Italia per poter prestare, dal 1° gennaio 2015, i loro servizi ai consumatori dell’Ue senza dover aprire una posizione Iva negli altri stati membri. Lo rende noto l’Agenzia delle entrate con un comunicato stampa diffuso ieri, 17 giugno 2014. In vista delle modifiche al luogo di tassazione dei predetti servizi e alle modalità di adempimento degli obblighi d’imposta, che scatteranno l’anno prossimo, dunque, l’amministrazione si porta opportunamente avanti con i lavori, anticipando il legislatore domestico che non ha ancora recepito formalmente le novità previste dalla direttiva 2008/8/Ce. Sul sito internet dell’Agenzia, inoltre, può essere consultata una scheda informativa sulla nuova disciplina Iva delle prestazioni di servizi in esame.
Le nuove regole dal 2015.
Secondo le disposizioni vigenti, le prestazioni di e-commerce «diretto», avente cioè a oggetto servizi o beni immateriali, rese nei confronti di privati consumatori (cosiddetto business to consumer), sono soggette all’Iva nel paese in cui è stabilito il fornitore, che applica dunque l’aliquota propria del paese in cui egli è stabilito, in base alla regola generale dell’art. 7-ter del dpr 633/72.
Fanno eccezione le prestazioni rese da soggetti stabiliti fuori dell’Ue a privati consumatori dell’Ue, che sono invece tassate nel paese membro in cui è stabilito il destinatario (art. 7-sexies, lett. f, dpr 633/72), nonché le prestazioni rese a consumatori stabiliti fuori dell’Ue, che sono escluse dall’applicazione dell’imposta (art. 7-septies, lett. i).
(Fonte: ItaliaOggi)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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