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Jobs Act, pronti gli ultimi decreti


Ordine Informa

I tecnici di Palazzo Chigi hanno terminato di scrivere gli ultimi quattro decreti delegati del Jobs Act: riforma della cassa integrazione, dei centri per l’impiego, ispezioni e semplificazioni normative.

Il decreto sulla cassa integrazione prevede una serie di novità che interessano anche le imprese fra 5 e 15 dipendenti che avranno accesso alla cig, al posto dell’attuale cig in deroga. 

Il finanziamento potrà avvenire, secondo le prime ipotesi, tramite l’adesione al Fondo bilaterale artigiani pagando un’aliquota dello 0,45%, oppure al fondo residuale con un’aliquota analoga (che invece sale allo 0,65% per le imprese sopra i 15 dipendenti, attraverso una rimodulazione  dell’attuale aliquota per tutti dello 0,50%). 

Tre le altre novità, previste aliquote ridotte per le grandi imprese ed estensione della cigagli apprendisti.

La cassa integrazione potrà durare fino a 24 mesi all’interno di un quinquennio mobile, con possibile estensione a 36 mesi se precedentemente risulti utilizzato un contratto di solidarietà (24 mesi di solidarietà + 12 di cassa integrazione). In questo modo, si estende a tre anni il sostegno al reddito di chi resta senza lavoro, attraverso un meccanismo per cui pagheranno di più le aziende che faranno maggior ricorso a questi strumenti, con un’addizionale che potrà arrivare fino al 15% (9% per i primi 12 mesi, 12% dal mese successivo fino a 24 mesi e 15% fino a 36 mesi).

C’è anche una novità relativa alla NASpI, la nuova assicurazione per l’impiego, che a partire dallo scorso primo maggio sostituisce l’ASpI per chi perde il lavoro: la durata massima sarà portata a 24 mesi strutturalmente.

Tutte queste novità previste per i decreti Jobs Act sono al centro di un tavolo di confronto che il governo ha aperto con sindacati e imprese. Per conoscere con precisione i testi, bisogna attendere il Consiglio dei ministri.

Ricordiamo che al momento ci sono due decreti Jobs Act già operativi, quello sul nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti e quello sui nuovi ammortizzatori, che introduce NASpI, ASDI e DISCOLL, mentre altri due decreti sono stati approvati dal Cdm dello scorso 20 febbraio (riordino contratti e conciliazione vita-lavoro), e stanno terminando l’iter per i necessari pareri parlamentari per tornare poi in Cdm per l’approvazione definitiva. 

 


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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