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Assumere giovani? No, grazie


Ordine Informa

Il bonus garanzia giovani fa flop. A eccezione di Emilia Romagna, Molise e Marche, nel resto della penisola l’incentivo per l’assunzione di soggetti di 16-29 anni sta riscuotendo scarso appeal. È vero, c’è tempo fino al 30 giugno 2017 per avvalersi del bonus; intanto, però, quando è trascorso un anno dall’entrata in funzione, le risorse sono state utilizzate per appena il 17% (32 milioni di euro su 185 stanziati).
Bonus Garanzia giovani. Il bonus far parte degli incentivi del piano Ue della garanzia giovani. Spetta sulle assunzioni a tempo indeterminato o a termine, di durata non inferiore a sei mesi, anche se a scopo di somministrazione; soltanto nelle regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Puglia spetta in caso di assunzione a tempo indeterminato. Il bonus, inoltre, spetta pure per i soci di cooperativa e anche in caso di part-time, purché con orario di lavoro non inferiore al 60% di quello normale. Aspetto interessante è la piena cumulabilità del bonus con altri incentivi all’assunzione, compreso l’esonero contributivo triennale in vigore sulle assunzioni effettuate nel 2015.

A chi spetta e per chi. Il bonus è attribuito ai datori di lavoro che, senza esservi tenuti, assumono giovani rientranti nel piano Garanzia giovani. Le assunzioni incentivate sono quelle di giovani d’età tra 16 e 29 anni, non occupati (disoccupati o inoccupati ai sensi del dlgs n. 181/2000) né inseriti in percorsi di studio o formazione, effettuate tra il 1° maggio 2014 e 30 giugno 2017. Condizione per il riconoscimento del bonus è la partecipazione del giovane alla Garanzia giovani, che vuol dire essere iscritto e in carico presso una struttura di collocamento (se manca, andrà prima fatta quest’iscrizione).

(Autore: Daniele Cirioli) 

(Fonte: ItaliaOggi) 


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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