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Il prospetto dei crediti nei quadri RS dei modelli Unico


Fisco

Come compilare il quadro RS nei modelli Unico persone fisiche, società di persone, società di capitali ed enti non commerciali? Ecco una breve guida.
Richiamando gli aspetti fiscali dei crediti in bilancio, si nota che nei modelli dichiarativi 2015 redditi 2014, l’indicazione dell’eccedenza delle svalutazioni dei crediti e degli accantonamenti per rischi su crediti, rispetto all’importo deducibile ai sensi dell’art. 106 del TUIR (lo 0,50 % del valore nominale o di acquisizione dei crediti, esclusi quelli coperti da garanzia assicurativa) deve essere riportata come segue:
– per le imprese individuali in contabilità ordinaria, nel modulo PF, fascicolo 3, nel quadro RF, al rigo RF 25, col. 2;
– per le società di persone in contabilità ordinaria, nel modulo RF, al rigo RF 25, col. 2;
– per le società di capitali, nel quadro RF, al rigo RF 25, col. 2;
– per gli enti non commerciali ed equiparati, nel quadro RF, al rigo RF 25, col. 2.
Invece, i quadri RS presenti in tutti i modelli dichiarativi (PF, SP, SC ed ENC) 2015, contengono i dati per effettuare il necessario raccordo tra le svalutazioni dei crediti e gli accantonamenti operati in bilancio e quelli riconosciuti ai fini fiscali; i dati civilistici li troveremo nelle caselle n. 1 mentre i dati fiscali in quelle n. 2.
I prospetti interessati da tali indicazioni sono:
– nel modello PF fascicolo 3, il quadro RS, i righi da 48 a 53;
– nel modello SP, il quadro RS, i righi da 48 a 53;
– nel modello SC, il quadro RS, i righi da 64 a 69;
– nel modello ENC, il quadro RS, i righi da 86 a 91.
Nei predetti righi occorre indicare i seguenti elementi:
– nel rigo dell’ammontare complessivo delle svalutazioni dirette e degli accantonamenti risultanti al termine dell’esercizio precedente, in colonna 1 e 2, i rispettivi dati indicati nell’apposito rigo del periodo d’imposta precedente;
– nel rigo delle perdite dell’esercizio, devono essere sottratte le perdite su crediti dell’esercizio computate con il criterio civilistico nonchè quelle fiscalmente deducibili ai sensi dell’art. 101, c.5, del TUIR, computate con riferimento al valore nominale o di acquisizione dei crediti stessi; tali perdite sono comprensive di quelle che sono state imputate al conto economico di precedenti esercizi, per le quali la deduzione è stata rinviata in conformità alle disposizioni del medesimo art. 101;
– nel rigo della differenza, il valore della sottrazione dei due righi precedenti, se positivo;
– nel rigo delle svalutazioni e degli accantonamenti dell’esercizio, l’importo civilistico delle svalutazioni dei crediti e degli accantonamenti per rischi su crediti dell’esercizio nonchè quello fiscalmente dedotto. A tal fine, l’importo delle svalutazioni e degli accantonamenti va assunto al netto delle rivalutazioni dei crediti iscritti in bilancio. Si ricorda che l’importo è fiscalmente deducibile fino allo 0,50% del valore dei crediti di bilancio di cui alla col. 2 dell’ultimo rigo del prospetto;
– nel rigo dell’ammontare complessivo delle svalutazioni dirette e degli accantonamenti risultanti a fine esercizio, l’importo civilistico risultante al termine dell’esercizio nonchè quello fiscalmente dedotto. Si ricorda che l’importo fiscalmente deducibile non può eccedere il limite del 5% dei crediti risultanti in bilancio, di cui alla col. 2 dell’ultimo rigo;
nel rigo del valore dei crediti risultanti in bilancio, il dato civilistico e quello fiscale.
In buona sostanza il prospetto, partendo dal dato civilistico e fiscale delle svalutazioni e degli accantonamenti su rischi dell’anno precedente, porta in sottrazione le perdite d’esercizio (che vanno prioritariamente imputate al fondo esistente all’inizio dell’esercizio) e determina la differenza. Le istruzioni precisano che se la differenza è negativa, nel rigo va indicato zero.
Successivamente va indicata la svalutazione crediti /accantonamento rischi su crediti dell’esercizio, il cui importo, sommato al rigo della differenza, indicherà in quello successivo l’ammontare complessivo delle svalutazioni dirette e degli accantonamenti per rischi su crediti.
Nell’ultimo rigo verrà indicato l’ammontare dei crediti sui quali è stata calcolata la svalutazione diretta/accantonamento a fondo rischi.

(Fonte: Fisco7)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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