Fisco
Contenzioso tributario ancora in calo. Nel secondo trimestre 2014 le cause contro il fisco sono calate del 17%: tra il 1° aprile e il 30 giugno 2014 le nuove controversie avviate dai contribuenti presso Ctp e Ctr sono state 63.573, contro le 76.580 dello stesso periodo del 2013. Rispetto al 2012 il calo supera il 21%. Numeri che hanno consentito ai giudici di abbattere l’arretrato del 9,4%, portando il totale dei fascicoli pendenti a fine giugno a quota 610.154. È quanto ha reso noto ieri sera il Dipartimento delle finanze nel bollettino trimestrale sullo stato del contenzioso tributario.
Nel dettaglio, nel periodo considerato, le Ctp italiane hanno ricevuto 46.228 ricorsi (-24%), mentre alle Ctr sono pervenuti 17.345 appelli (+10% rispetto al 2013). Le controversie definite sono state complessivamente 81.613, con una flessione del 4,5% in confronto al 2013.
Gli esiti dei giudizi si confermano in linea con i dati storici. In primo grado gli uffici hanno vinto il 45% delle liti, per un valore complessivo pari a 2,6 miliardi di euro. La percentuale dei verdetti completamente favorevoli al contribuente è del 31%, per un controvalore di 1,6 miliardi. In appello, invece, gli enti impositori hanno prevalso nel 46% dei casi (1,55 miliardi il valore aggiudicato), contro il 39% dei contribuenti (1,34 miliardi).
A fronte del calo della litigiosità fiscale in valore assoluto, il Df evidenzia un aumento degli importi in gioco. Il valore medio delle controversie nel secondo trimestre del 2014 è risultato pari a 118 mila euro, in crescita di quasi l’8% rispetto al secondo trimestre 2013 (quando la media era di 109 mila euro).
Circa il 55% di chi ha presentato ricorso nel trimestre in esame ha pure chiesto la sospensione dell’atto impugnato: le istanze accolte hanno leggermente superato quelle respinte (51% contro 49%). Infine, tra le cause già oggetto di sospensione, quelle decise nel merito entro 180 giorni dalla pronuncia cautelare sono state il 54%: si tratta del miglior risultato registrato dalle Finanze negli ultimi 8 trimestri.
(Fonte: ItaliaOggi)
