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Ticket di licenziamento: disposizioni sull’obbligo contributivo

La legge 28 giugno 2012, n. 92, recante “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”, ha disciplinato il cd. ticket di licenziamento.

Più nel dettaglio, la norma ha disposto che, nei casi di interruzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per le causali che darebbero diritto all’ASpI (oggi NASpI), intervenuti dal 1° gennaio 2013, è dovuta, a carico del datore di lavoro, una somma pari al 41% del massimale mensile di ASpI per ogni dodici mesi di anzianità aziendale negli ultimi tre anni.

La circolare INPS 19 marzo 2020, n. 40 riepiloga le disposizioni e le istruzioni operative per l’applicazione dell’obbligo contributivo, considerandone anche le fattispecie di sussistenza nelle ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro cui consegua una prestazione pensionistica e fornendo ulteriori precisazioni.

 

COVID-19: incarichi di lavoro autonomo a personale sanitario

Il decreto-legge 9 marzo 2020, n. 14, recante “Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all’emergenza COVID-19”, prevede misure straordinarie per l’assunzione di medici specializzandi e per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo di lavoro autonomo a personale sanitario.

Secondo le nuove disposizioni normative, per il personale medico e infermieristico collocato in quiescenza, nei confronti del quale sono stati conferiti incarichi di lavoro autonomo per fare fronte all’emergenza COVID-19, non saranno applicate le disposizioni in materia di incumulabilità tra la pensione cd. Quota 100 e il relativo reddito da lavoro autonomo.

La circolare INPS 19 marzo 2020, n. 41 illustra nel dettaglio l’ambito di applicazione della norma e fornisce le prime indicazioni operative.

Mercato del lavoro: pubblicato il Rapporto annuale 2019

E’ stato pubblicato il Rapporto annuale sul mercato del lavoro 2019, frutto della collaborazione sviluppata nell’ambito dell’accordo quadro tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ISTAT, INPS, INAIL e ANPAL.

Il Rapporto, dal titolo “Il mercato del lavoro 2019: una lettura integrata” (pdf 1.95MB), è suddiviso in sei capitoli:

  • “Le dinamiche del mercato del lavoro in una fase di incertezza”;
  • “La crescita del part-time come alternativa all’orario standart: dinamica e problemi aperti”;
  • “Le cessazioni dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato: consistenze, dinamica dei licenziamenti e accesso alla NASpI”;
  • “I tirocini extracurriculari strumento di prima esperienza o reingresso nel mercato del lavoro e le caratteristiche delle imprese ospitanti”;
  • “Verso una nuova tipologia di lavoro autonomo”;
  • “Lavoro e salute: infortuni sul lavoro e malattie professionali nell ultimo quinquiennio”.

 

Complessivamente, il Rapporto intende fornire una base empirica e analitica utile a fornire lo sviluppo del dibattito pubblico sul tema del lavoro.

Coronavirus: istruzioni per i trattamenti di integrazione salariale

Con la circolare INPS 12 marzo 2020, n. 38, l’Istituto specifica le modalità di applicazione delle norme previste dal decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9, relativo alle misure speciali a sostegno delle imprese e dei lavoratori che svolgono attività in quella che, all’inizio dell’emergenza sanitaria da COVID-19, era stata definita “zona rossa”.

Questa zona comprende i Comuni individuati nell’allegato 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 marzo 2020: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini, Vò.

Con la circolare si forniscono le istruzioni operative per richiedere i seguenti trattamenti di integrazione salariale:

  • Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) e assegno ordinario;
  • Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria;
  • Fondo di Integrazione Salariale (FIS);
  • Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (CIGD);
  • CIG in deroga per le Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna;
  • indennità ai lavoratori autonomi.

CIGO e assegno ordinario: modalità di accesso e nuove causali Covid-19

Con il messaggio 12 marzo 2020, n. 1118 l’INPS fornisce nuove indicazioni sulle modalità di presentazione delle domande di Cassa integrazione ordinaria (CIGO) e di assegno ordinario.

Per effetto dell’entrata in vigore del decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9 recante “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, le domande di cassa integrazione ordinaria e di assegno ordinario possono essere presentate dai datori di lavoro, con la nuova causale denominata “COVID-19 d. l. n. 9/2020”, esclusivamente nei casi indicati nel messaggio.

Le domande di accesso a tali prestazioni con la causale indicata devono essere presentate alla struttura INPS territorialmente competente in relazione all’ubicazione dell’unità produttiva, esclusivamente in via telematica, entro la fine del quarto mese successivo a quello in cui ha avuto inizio il periodo di sospensione o di riduzione dell’attività lavorativa. Nel messaggio sono illustrati i percorsi di accesso ai servizi online per richiedere le prestazioni.

Per le imprese beneficiarie di integrazioni salariali straordinarie (ad esempio, per contratto di solidarietà o per riorganizzazione) che devono sospendere il programma di CIGS a causa del blocco totale dell’attività lavorativa, è prevista la possibilità di accedere al trattamento di integrazione salariale ordinario, che può essere richiesto seguendo le stesse modalità indicate sopra, con causale “COVID-19 – interruzione CIGS d. l. n.9/2020”.

Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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