Cassazione - Sezione Lavoro
Con ordinanza n. 23919 del 26 agosto 2025, la Corte di Cassazione ha affermato che la mancanza della convivenza tra familiari non è idonea ad escludere la presunzione di gratuità nelle prestazioni lavorative fornite dal familiare non convivente. L’onere della prova relativa alla subordinazione ricade sulla parte interessata a farla valere e non sull’organo ispettivo.
La parte interessata ha l’obbligo di dimostrare l’esistenza di tutti gli elementi costitutivi dimostrare la subordinazione “con prova precisa e rigorosa l’esistenza di tutti gli elementi costitutivi e, in particolare, l’onerosità della prestazione”.