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ISEE 2020: controlli sul patrimonio mobiliare posseduto


News Lavoro

In merito ai dati autodichiarati e/o precompilati relativi al patrimonio mobiliare posseduto, come già comunicato con il messaggio 13 gennaio 2020, n. 96, dal 1° gennaio 2020 viene effettuato un controllo automatico sulla base dei dati contenuti nell’archivio dei rapporti gestito dall’Agenzia delle Entrate. Il controllo è finalizzato a riscontrare se vi sia corrispondenza tra quanto indicato nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e quanto risulta nell’archivio stesso.

Viene controllato, in particolare, se risultano omissioni o difformità relative al valore del patrimonio mobiliare complessivo del nucleo familiare. Eventuali omissioni o difformità vengono poi riportate nelle annotazioni dell’attestazione ISEE.

Con il messaggio 20 marzo 2020, n. 1274 l’Istituto comunica che sono state riscontrate alcune problematiche per cui in fase di controllo del patrimonio mobiliare i valori vengono duplicati e non coincidono con quelli autocertificati nella DSU.

Agenzia delle Entrate e INPS, da metà marzo 2020, stanno provando a neutralizzare automaticamente la duplicazione degli importi. Gli utenti interessati, pertanto, potranno presentare una nuova DSU al fine di ottenere un’attestazione ISEE senza difformità.

Qualora, nonostante l’applicazione dei criteri di neutralizzazione, risultassero omissioni o difformità, gli utenti dovranno presentare domanda per la prestazione avvalendosi della stessa attestazione ISEE recante le omissioni o difformità, documentando la correttezza dei dati autodichiarati.


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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