Skip to main content

Fedina penale bianca per tutti


Ordine Informa

La fedina penale pulita serve a tutti i lavoratori. A prescindere dal tipo di rapporto di lavoro, chi arruola personale per attività con contatto diretto e regolare (non sporadico) con minori, deve avere il certificato penale del neo lavoratore. Anche le famiglie per i domestici (come colf e badanti). Questo appare un dato certo, nella confusione dei vari chiarimenti del ministero della giustizia, senza una modifica della norma (art. 25-bis dlgs n. 39/2014). L’altro dato certo è il costo del nuovo obbligo: 20 euro minimo per rapporto di lavoro. A far festa sono le casse dello stato che possono attendere un incasso superiore a 190 milioni di euro (l’anno scorso i contratti attivati sono stati 9.602.254). Il resto è tutta incertezza: l’applicabilità del nuovo obbligo alle società, per esempio, e l’efficacia stessa dell’adempimento (il certificato riporta le sentenze passate in giudicato, cosa che può arrivare dopo tre gradi di giudizio, e non anche i procedimenti penali in corso). Finora le indicazioni sul nuovo obbligo sono arrivate solo dal ministero della giustizia. In una prima nota ha spiegato che l’obbligo «sorge soltanto ove il soggetto che intenda avvalersi dell’opera di terzi [soggetto che può anche essere individuato in un ente o in un’associazione che svolga attività di volontariato, seppure in forma organizzata e non occasionale e sporadica (non si parla di società, NdA)] si appresti alla stipula di un contratto di lavoro». E ha aggiunto: «non è rispondente al contenuto precettivo di tali nuove disposizioni l’affermazione per la quale l’obbligo di richiedere il certificato del casellario giudiziale gravi su enti e associazioni di volontariato pur quando intendano avvalersi dell’opera di volontari; costoro, infatti esplicano un’attività che, all’evidenza, resta estranea ai confini del rapporto di lavoro».
Fonte (ItaliaOggi)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
X