Skip to main content

Cassazione: estorsione del datore di lavoro in danno del lavoratore


Cassazione - Sezione Lavoro

Con sentenza n. 29398 dell’8 agosto 2025, la seconda sezione penale della Corte di Cassazione, nel solco di una precedente decisione (n. 10974 del 19 marzo 2025), ha affermato che commette il reato di estorsione il datore di lavoro che costringa un lavoratore ad accettare una retribuzione inferiore alla previsione contrattuale e non corrispondente alle prestazioni effettuate, dopo avergli detto che, se non gli fosse stato bene, avrebbe potuto anche andarsene.

La minaccia, come forma di pressione sul lavoratore, può assumere forme assolutamente diverse: può essere esplicita o larvata, scritta od orale, determinata o indeterminata, o anche manifestarsi sotto forma di consiglio od esortazione.


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
X