Cassazione - Sezione Lavoro
Con ordinanza n. 23939/2025, la Corte di Cassazione, richiamando quanto già stabilito dalle Sezioni Unite con la sentenza del settembre 2015, ha affermato che il lavoratore che intende proseguire il proprio rapporto oltre il termine fissato per il pensionamento di vecchiaia, fino al compimento dei 70 anni, non è titolare di un diritto potestativo ma deve raggiungere, con il proprio datore, un accordo. Quest’ultimo, nel silenzio della norma, non necessariamente deve essere formulato per iscritto (anche se ciò è di gran lunga preferibile) ma può discendere sia da un accordo tacito che da una prosecuzione del rapporto oltre i termini fissati per il pensionamento di vecchiaia senza che ciò sia stato contestato dal datore (ossia per “facta concludentia “), ma anzi accettata dallo stesso.