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Tè: una prevenzione contro l’osteoporosi


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L’osteoporosi è una malattia ossea che affligge soprattutto le donne di una certa età, a partire dal periodo della menopausa. È causata dalla perdita di densità ossea e rende più facile per gli anziani subire fratture dell’anca, del polso o delle vertebre.Tante donne hanno fino ad oggi combattuto l’osteoporosi consumando più latte e derivati perchè ricchi di calcio, il minerale amico delle ossa, ma la novità è che un’altra bevanda è ancora più efficace per rinforzare le ossa. Stiamo parlando del tè.Il tè, soprattutto quello verde, contiene un particolare tipo di polifenoli, le catechine, capaci di stimolare la ricostruzione dell’osso e ostacolarne il riassorbimento. Le catechine aiutano a rallentare gli effetti dello stress ossidativo e stimolano la produzione di osteoblasti, perché agiscono sulle cellule staminali, che sono le cellule primitive ancora indifferenziate. Queste cellule si differenziano e si specializzano formando vari tipi di altre cellule allo scopo di curare parti deteriorate dell’organismo. In particolare, le catechine del tè agiscono su alcune cellule staminali da cui derivano tutti i tessuti del corpo e anche i tessuti ossei. Il tè, inoltre, è anche l’alternativa ideale per chi soffre di intolleranza al lattosio o semplicemente non ama particolarmente latte e derivati.Un recente studio condotto dalla Flinders University e pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition, afferma senza dubbi che bere qualche tazza di tè al giorno può ridurre il rischio di fratture di circa il 30%.1200 donne hanno preso parte a questa ricerca ed è stato chiesto loro di compilare specifici questionari riguardanti le proprie abitudini alimentari, in particolare quelle inierenti il consumo di tè.Secondo i risultati prodotti dai ricercatori australiani che hanno seguito per 10 anni le abitudini e lo stile di vita di queste donne, chi ha consumato almeno tre tazze al giorno di tè, in particolare nero o verde, ha avuto circa un terzo in meno di probabilità di andare incontro alla rottura di un osso nel corso del tempo rispetto a chi ne aveva bevuto poco o nulla.Tra le donne prese in esame molte nel corso degli anni hanno subito fratture (288, di cui 129 solo all’anca), ma è stato evidenziato che quelle che hanno bevuto almeno tre tazze al giorno di tè sono risultate meno soggette a traumi rispetto alle altre. Secondo i ricercatori che hanno pubblicato lo studio, sono i flavonoidi contenuti nel tè la vera cura per le ossa perché sarebbero in grado di accelerare la formazione di nuove cellule ossee e rallentare l’erosione di quelle esistenti.Quando bere il tè? Bastano tre tazze al giono da distribuire a piacere. L’ideale è consumarlo sempre al mattino e mai dopo cena per evitare di disturbare il riposo notturno.
(Fonte: MSN)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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