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Studi di settore: professionisti alla ricerca del correttivo


Fisco

Premessa – Confermate anche per il 2013 le correzioni che consentono di abbattere la richiesta delle tasse da pagare alle imprese, ma anche ai professionisti. Sono infatti 400.000 i professionisti potenzialmente interessati dai correttivi per i quali gli studi di settore stimano i compensi dell’anno in base alle prestazioni effettuate.
Correttivi congiunturali – Per il periodo d’imposta 2013 la Nota tecnica e metodologica allegata al Decreto ministeriale 2 maggio 2014 ha previsto per tutti i 205 studi di settore in vigore, i correttivi congiunturali di settore.
Obiettivo – Dalle analisi effettuate, 194 studi di settore sono stati caratterizzati, nel 2013, da una riduzione dei margini economici e della redditività, in forza di una modifica strutturale delle relazioni tra le variabili economiche che, a suo tempo, erano state utilizzate per la creazione del modello matematico. Sono così stati individuati specifici coefficienti congiunturali, calcolati per ogni singolo modello organizzativo (cluster).
Risultati – I valori di tali correttivi sono stati calcolati in base all’analisi per gruppo omogeneo dell’andamento dei conti economici e del valore dei beni strumentali mobili rispetto all’anno cui si riferiscono i dati presi a base per l’evoluzione dello specifico studio di settore. Nel caso di riduzione dei margini e della redditività o di minor grado di utilizzo degli impianti e dei macchinari il calcolo è stato determinato con una valutazione comparativa dell’andamento dei ricavi/compensi dichiarati e stimati.
Professionisti – Per gli studi di settore dei professionisti che applicano funzioni di compenso basate sul numero degli incarichi, il correttivo congiunturale di settore tiene conto della riduzione delle tariffe per le prestazioni professionali, correlata alla situazione di crisi economica. Questo correttivo è stato determinato analizzando le informazioni contenute nella banca dati degli studi di settore in relazione ai periodi d’imposta 2005-2012, con l’utilizzo di modelli misti per misure ripetute nel tempo.
Stima – Tali modelli consentono di stimare, attraverso la componente random (ossia la componente ad effetti casuali), l’effetto della situazione economica di ciascun periodo d’imposta sui compensi dichiarati. Nella parte del modello con effetti fissi, invece, sono state considerate per ciascun tipo di attività, il numero di prestazioni effettuate specifiche del singolo studio di settore. Vengono così determinati specifici coefficienti correttivi congiunturali di settore. L’applicazione di tale correttivo determina un valore di riduzione dei compensi stimati da considerarsi in valore assoluto, calcolato moltiplicando il compenso puntuale derivante dall’applicazione della sola analisi di congruità per il coefficiente congiunturale di settore individuato per lo studio.
Gli studi – Sono in tutto sono 12 gli studi di settore che operano in questo modo e riguardano, tra gli altri, avvocati, commercialisti, notai, ingegneri e architetti. Poi ci sono anche altre attività per cui il modello di calcolo è, invece, diverso. La conferma dei correttivi significa essenzialmente che sul conto finale presentato dal software (Gerico) interverranno due tipi di sconti: uno che riduce le “tariffe” applicate a ogni pratica e l’altro che opera a livello individuale e consente di immettere il dato sulla percentuale degli incassi, considerando così il fenomeno molto diffuso del ritardo dei pagamenti.
(Fonte: FiscalFocus)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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