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Studi di settore, parametri ko


Fisco Ordine Informa

Lo studio di settore batte sempre i parametri. Perciò è ineccepibile la decisione presa dal giudice di merito che ha rideterminato il ricavo fondatamente attribuibile al contribuente in misura superiore a quella dichiarata tenendo conto non dei vecchi parametri presuntivi di cui alla legge 545/95, ma dei più sofisticati studi di settore.
È questo, in estrema sintesi, il cuore delle motivazioni con le quali la Corte di cassazione, con la sentenza n.13145 dell’11 giugno scorso ha respinto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate confermando la sentenza emessa dai giudici della commissione tributaria regionale.
La sentenza in commento ha offerto lo spunto ai giudici della suprema corte per puntualizzare e ulteriormente ribadire un principio giurisprudenziale da tempo radicato ma che merita sempre di essere ricordato: la prevalenza, nel sistema degli strumenti accertamento di tipo standardizzato, del metodo più evoluto su quello più grezzo.
È sulla base di tale assunto che la sentenza in commento precisa, testualmente, che il livello dei ricavi o compensi puntali determinati dal software Gerico costituiscono, pur sempre in un sistema di presunzioni semplici, un dato certamente più attendibile di quello misurato dai c.d. parametri presuntivi.
(Fonte: ItaliaOggi)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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