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Professioni senza albo in continua crescita


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Hanno in media 46 anni, la metà di loro è laureata, e oltre il 60% esercita l’attività come libero professionista in via prevalente. L’esercito dei professionisti non ordinistici, quelli regolamentati dalla legge 4/13, si fotografa e per la prima volta comincia a contare). Lo fa attraverso un Osservatorio nazionale permanente promosso da Cna professioni e presentato ieri a Roma in un convegno ad hoc, che si candida a diventare un primo atlante per le professioni non ordinistiche. Che cosa fanno? Come sono organizzati? A queste e altre domande cerca di rispondere la Cna attraverso un’ indagine conoscitiva di tipo qualitativo condotta su un campione di circa 3 mila professionisti che esercitano 29 attività diverse. E tra i dati più significativi c’è quello della loro crescita costante: nel complesso si tratta di oltre 1,5 milioni di soggetti tra professionisti e collaboratori, esclusivi e concorrenti. Ma il loro numero è destinato a crescere se si considera che tra il 2009 e il 2013 secondo i dati Inps il numero dei professionisti non ordinistici lavoratori autonomi con partita Iva iscritti alla Gestione separata è cresciuto del 19,1% a fronte di un calo del 2,6% dell’occupazione complessiva. E poi ancora, secondo il rapporto, circa la metà è laureato, e oltre l’80% cura in particolar modo la formazione professionale. Ma i dati non sono tutti di segno positivo. Più della metà dei professionisti non arriva a 20mila euro l’anno lordi, e solo 2 di loro su 10 riesce ad avere oltre 100 clienti, mentre la maggioranza non supera i 20.
(Fonte: ItaliaOggi)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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