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L’errore annulla i licenziamenti


Ordine Informa

La Corte di cassazione con la sentenza n. 21265/2018 stabilisce che, se c’è un’errore nella lettera di contestazione disciplinare adottata per il licenziamento (esempio, nel richiamare l’infrazione è stata indicata una lettera del CCNL al posto di un’altra), ciò rende nullo il licenziamento con diritto del lavoratore ad avere la reintegrazione e il risarcimento del danno; difatti, l’imprecisione non è considerato un vizio meramente formale ma sostanziale, tale da far venir meno i presupposti dell’atto di licenziamento.
(Fonte: Cass.)
(Autori: AM)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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