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L’autoriciclaggio trova casa


Fisco Ordine Informa

L’autoriciclaggio trova casa. Ad accoglierlo, il ddl anticorruzione al vaglio delle Commissione giustizia del Senato. In tal senso, il governo ha presentato un emendamento ad hoc al ddl per riscrivere l’art. 648-bis del codice penale. E le intenzioni sono subito chiare: reclusione da tre a otto anni e una multa da 10 mila a 100 mila euro per chiunque «per procurare a sé o ad altri un ulteriore profitto, sostituisce o trasferisce denaro, beni o altra utilità provenienti da tale delitto o comunque li impegna in attività imprenditoriali o finanziarie». Quest’ultima categoria, in particolare, sarà quella più a rischio. Se, infatti, stando al tenore letterale della norma, il mero livello di godimento dei profitti dovrebbe continuare a rimanere impunito, quando, invece, l’utilizzo è assistito dal dolo di profitto e si inserisce in una attività economia le pene vengono inasprite. La pena, infatti, «è aumentata quando il fatto è commesso nell’esercizio dell’attiva bancaria, finanziaria o altre attività professionali, nonché nell’esercizio dell’ufficio di amministratore, sindaco, liquidatore, ovvero in ogni altro ruolo con potere di rappresentanza dell’imprenditore». Si appresta quindi a essere colmata, nel corso dei lavori in II Commissione a Palazzo Madama, una delle lacune del codice penale italiano.
Fonte (ItaliaOggi)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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