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Il timbro della posta privata non attribuisce data certa


Ordine Informa

Le poste private non possono attribuire la “data certa” a un documento: ecco come fare per non avere contestazioni sulla data.
Se si vuole conferire data certa e incontestabile ad un documento (per esempio una scrittura privata) non può essere utile il timbro delle poste private. A dirlo è una recente sentenza della Cassazione [1].
Secondo i giudici tutti i fornitori di servizi postali possono certamente eseguire invii postali, cioè curare la trasmissione della corrispondenza – fatta eccezione per gli atti giudiziari -, ma l’eventuale timbro datario apposto sul plico consegnato dal mittente non può valere a rendere certa la data di ricezione. Ciò in quanto si tratta un’attività d’impresa resa da un soggetto privato, il cui personale dipendente non risulta munito di poteri pubblicistici di certificazione della data di ricezione della corrispondenza trattata.
La data certa consente di rendere certo il momento di formazione di un determinato atto e renderlo così opponibile a terzi, superando così qualsiasi contestazione in ordine alla data (giorno, mese, anno).
La data deve ritenersi certa se la timbratura è eseguita in un pubblico ufficio in quanto deve considerarsi equivalente ad un’attestazione autentica che il documento è stato inviato nel medesimo giorno in cui essa è stata eseguita. Il servizio di timbratura per la data certa era offerto fino a poco tempo fa (aprile 2016) da Poste Italiane.
Come ottenere la data certa di un documento
Ma allora, se le poste private non hanno il potere di conferire la data certa e se Poste Italiane non eroga più tale servizio, come fare se si vuole rendere incontestabile la data di un documento?
Ecco alcune possibili alternative:
invio del documento tramite posta elettronica certificata (pec): una volta effettuato l’invio, occorre conservare le due mail di accettazione e consegna con cui si certifica l’avvenuta presa in consegna del messaggio e il suo recapito: sono infatti queste mail che certificano la data certa del documento spedito. E’ però indispensabile, ai fini della data certa, che il documento venga inviato da un account pec ad un account pec (e non da pec a mail ordinaria);
invio del documento a se stessi tramite raccomandata senza busta: qui le indicazioni per spedire una raccomandata senza busta;
deposito del documento presso un notaio: nel verbale di deposito il notaio prende atto della data, del luogo e dell’identità del depositario, dando, seppure indirettamente tramite autenticazione, data certa al documento depositato;
acquisto del servizio Data Certa Digitale di Postel il quale consente di certificare la data di un documento mediante l’apposizione di una marca postale elettronica (EPCM).
[1] Cass. sent. n. 26778 del 22.12.2016.
(Autore. Maria Monteleone)
(Fonte: La legge per tutti)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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