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Il 730 è sulle spalle degli studi


Fisco Ordine Informa

Precompilata: sulle spalle dei professionisti e dei Caf la tranquillità fiscale dei contribuenti. Questi ultimi infatti, secondo l’Agenzia delle Entrate, essendosi rivolti ad operatori specializzati del settore fiscale hanno diritto, sulla base del principio del legittimo affidamento, alla definitività del loro rapporto con il fisco. La precompilata non arriverà mai in forma di dichiarazione congiunta. In presenza delle condizioni per presentare il 730 congiunto i coniugi dovranno necessariamente rivolgersi al sostituto che presta assistenza fiscale, oppure ad un Caf o ad un professionista abilitato per trasformare le dichiarazioni “single” in congiunta.
Il 730 precompilato sarà accompagnato da un foglio informativo nel quale saranno elencate le informazioni in possesso dell’Agenzia delle entrate al momento di elaborazione della dichiarazione. Sono queste, fra le altre, le principali risposte fornite ai contribuenti dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n.11/e di ieri in materia di 730 precompilato.
Visti infedeli e controlli. La circolare di ieri invoca il principio del legittimo affidamento dei cittadini che si rivolgono ad operatori specializzati come i professionisti ed i Caf, per giustificare le nuove e pesanti sanzioni previste nell’articolo 6 del decreto semplificazioni in materia di visto infedele. Secondo il ragionamento delle Entrate i professionisti ed i Caf sono tenuti al pagamento di un importo corrispondente alla somma dell’imposta, degli interessi e della sanzione che sarebbe stata richiesta al contribuente perché quest’ultimo, essendosi rivolto a tali operatori specializzati, ha diritto di vedere definito, a tutti gli effetti, il suo rapporto con il fisco. Si tratta di una interpretazione della volontà legislativa tutt’altro che condivisibile. Se veramente fosse questo il principio che ha ispirato il legislatore per gli operatori dell’area tributaria sarebbe un pericolosissimo precedente normativo impossibile da trascurare. Qualsiasi soggetto che si rivolge alle loro prestazioni potrebbe invocare infatti, non solo in materia di precompilata, un simile principio giuridico e le conseguenti responsabilità sul professionista.
(Fonte: ItaliaOggi)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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