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Fondo territoriale intersettoriale della Provincia autonoma di Trento: modalità di accesso e disciplina


News Lavoro

L’articolo 26 del decreto legislativo n. 148 del 14 settembre 2015, ha stabilito che le organizzazioni sindacali e imprenditoriali comparativamente più rappresentative a livello nazionale stipulino accordi e contratti collettivi con lo scopo di costituire fondi di solidarietà bilaterali per i settori che non rientrano nell'ambito di applicazione della normativa in materia di integrazione salariale.

 

I Fondi nascono con la finalità di assicurare ai lavoratori una tutela in costanza di rapporto di lavoro nei casi di riduzione o sospensione dell'attività lavorativa per le cause previste dalle disposizioni in materia di integrazione salariale, possono perseguire le finalità di erogare prestazioni integrative di prestazioni pubbliche in caso di cessazione del rapporto di lavoro, erogare assegni straordinari in caso di esodo agevolato, sostenere attività formative.

 

La Circolare n.197 del 11 novembre 2016 illustra la disciplina del Fondo di solidarietà del Trentino, assicurando al personale dei datori di lavoro privati, che non rientrano nel campo di applicazione della normativa in materia di integrazione salariale o dei fondi di solidarietà bilaterali del decreto legislativo n. 148 del 2015, e che occupano almeno il 75 per cento dei propri dipendenti in aziende ubicate nel territorio della provincia di Trento, una serie di interventi a tutela del reddito nei casi di riduzione o sospensione dell'attività lavorativa, nonché nei casi di processi di agevolazione all’esodo. Il Fondo può anche finanziare programmi formativi di riqualificazione dei lavoratori.

 

 


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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