Skip to main content

Compensazioni al bivio-visto


Fisco Ordine Informa

A complicare la gestione finanziaria delle imprese non ci sono solo la crisi e le strette creditizie: si aggiungono nuovi ostacoli alla compensazione dei crediti tributari, per norme sempre più restrittive che, in nome della lotta a chi utilizza crediti inesistenti per pagare tributi reali, finiscono per creare problemi e maggiori oneri a tutte le imprese corrette. La legge n. 214/2013, meglio nota come legge di stabilità per il 2014, prevede, con effetto già dalle dichiarazioni relative al periodo d’imposta 2013, che i crediti relativi alle imposte sui redditi, alle loro addizionali e imposte sostitutive, alle ritenute alla fonte e all’Irap, per importi superiori a 15mila euro annui, possono essere compensati orizzontalmente solo se la dichiarazione ha il visto di conformità. Per chi compensa violando le nuove regole c’è la sanzione del 30% del credito indebitamente utilizzato. Premesso che chi ha ancora crediti Irpef, Ires o Irap 2012 può utilizzarli tranquillamente, i crediti 2013 superiori alla soglia indicata possono essere utilizzati, auspicando l’apposizione di un visto. Su chi attesta grava una precisa responsabilità in caso di infedeltà. La sanzione va da 258 a 2.582 euro e per le violazioni ripetute la sospensione dalla facoltà del rilascio, con segnalazione agli Ordini professionali competenti.
(fonte Il Sole 24 Ore)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
X