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Cartelle di pagamento Equitalia: da domani solo via Pec


Ordine Informa

Da domani scatta la nuova modalità di notifica per società, imprenditori, professionisti e lavoratori autonomi.
Addio per sempre alle vecchie buste bianche di Equitalia: a partire da domani 1° giugno 2016, le cartelle di pagamento saranno recapitate da Equitalia solo con PEC, ossia con l’email di posta elettronica certificata. Ciò varrà per società, imprenditori e lavoratori autonomi. Questi soggetti, dunque, non vedranno più il postino bussare alla porta, né potranno portare a giustificazione del mancato ricevimento i consueti vizi di forma che, per anni, hanno costituito il principale motivo di impugnazione delle notifiche. Il tutto avverrà telematicamente e chi non controllerà giornalmente la propria casella Pec non potrà che prendersela con sé stesso se poi scadranno i termini per proporre ricorso.
Domani entra in vigore la riforma adottata l’anno scorso che [1], dopo il passaggio da una fase transitoria che ha visto l’adozione di entrambi i sistemi – quello tradizionale per posta e quello tramite PEC – , obbliga Equitalia a notificare le cartelle dirette ad aziende e partite Iva esclusivamente tramite posta elettronica certificata. Il tutto mentre alcuni giudici lanciano un grido di allarme: attenzione – si legge ad esempio nella sentenza della CTP di Lecce del 2015 e in quella della CTP di Napoli di quest’anno – le notifiche tramite posta certificata sono completamente nulle perché non contengono che un allegato, copia digitale e non autentica della cartella. In buona sostanza, secondo questo orientamento, le email di Pec non avrebbero lo stesso valore di “ufficialità” della notifica effettuata dal postino, che è pubblico ufficiale. L’allegato in pdf della cartella non è che una riproduzione meccanica digitale che non può far fede come l’originale della cartella stessa.
Nel frattempo, Equitalia si sta procurando tutti gli indirizzi di PEC dei soggetti obbligati per legge a dotarsene: professionisti, partite IVA e imprenditori in generale. Il registro Ini-Pec – è una sorta di elenco delle email certificate, consultabile da chiunque online. Un po’ come un tempo lo erano le Pagine Bianche.
Molti professionisti ancora non si sono dotati di un indirizzo Pec o coloro che avevano sottoscritto il contratto non si sono curati di rinnovarlo, vanificando così gli effetti della riforma. Tant’è che, con una nota degli scorsi giorni, il ministero dello sviluppo economico ha inviato i consigli nazionali delle categorie professionali a sollecitare gli ordini affinché gli obblighi di legge di aggiornamento dell’Ini-Pec siano rispettati, consentendo in questo modo il regolare flusso delle notifiche.
[1] Art. 14 del dlgs n. 159/2015.
(Fonte: La Legge per tutti)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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