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Bonus bebè a primavera


Ordine Informa



A primavera le richieste del bonus bebè. Ieri, il premier Matteo Renzi ha firmato il dpcm che disciplina l’assegno di 960 euro annui (80 al mese) per i nuovi nati e attende ora il passaggio in Gazzetta Ufficiale, per entrare in vigore dopo 15 giorni. Tra l’altro, il decreto dà tempo 90 giorni per presentare la domanda all’Inps (90 giorni a partire dalla nascita del figlio), domanda che avrà validità per tutto il triennio in cui opera il bonus (negli anni successivi al primo occorrerà ripresentare all’Inps soltanto l’Isee).
 
Aiuto a mamma e papà. L’assegno è stato introdotto dalla legge di stabilità 2015, ai commi 125-129 dell’unico articolo, al fine d’incentivare nascite e adozioni, contribuendo alle spese di sostegno dei figli. Spetta per le nascite e le adozioni avvenute e che si verificheranno dal 1° gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2017. Ne hanno diritto i cittadini italiani, comunitari e stranieri (extracomunitari) in presenza di tre requisiti: residenza in Italia; possesso da parte del nucleo familiare cui appartiene il genitore che ne fa richiesta di un Isee non superiore a 25 mila euro; quando si tratti di cittadini stranieri, possesso del cosiddetto «permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo». 

Quanto vale. La misura dell’assegno dipende dall’Isee della famiglia di appartenenza del genitore che ne fa richiesta. Queste le possibilità (e le misure):
a) Isee inferiore a 7 mila euro = l’assegno annuo è di 1.920 euro per ogni neonato o bambino adottato, erogato mensilmente (la rata è di 160 euro);
b) Isee pari o superiore a 7 mila euro e inferiore a 25 mila euro = l’assegno annuo è di 960 euro per ogni neonato o bambino adottato, erogato mensilmente (la rata è di 80 euro);
c) Isee superiore a 25 mila euro = l’assegno è zero (non se ne ha diritto).


(Fonte: ItaliaOggi) 


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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